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CAMPANIA, ECCO I CONCORRENTI SELEZIONATI

teatro33

teatro33Si è conclusa venerdì 28 Maggio la  fase di selezione Campana di Martelive 2010, che ha visto fronteggiare, negli spazi dei locali friends , oltre 100 artisti, appartenenti alle svariate sezioni in concorso. Per la sezione musica, superano le selezioni , guadagnando il palco dell’Alpheus alla finale di area di martedì primo giugno, il gruppo partenopeo “Sula Ventrebianco” e il salernitano “Gruppo Zed”. Si tratta di due band eterogenee ma dalle melodie e sonorità accattivanti. I primi si erano esibiti, portando sul palco il loro ultimo lavoro, dal titolo “Cosa”: un prodotto dal canto malinconico, onirico e rabbioso che racchiude in sonorità indie rock un prodotto sperimentale che risulta adatto alle masse, senza cadere, però, nel commerciale.  Il Gruppo Zed  si guadagna il palco in virtù di un lavoro incentrato su una ricca ricerca etnicomusicologica, dal titolo: “Mandela, signora mia perdona”, le cui sonorità spaziano dalla musica araba a quella balcanica fino a toccare punte tipiche della musica popolare del sud Italia. I temi trattati nei loro testi vanno dallo sfruttamento nel lavoro, immigrazione clandestina, malasanità, la guerra psicologica dei mezzi di comunicazione di massa. Per la sezione teatro superano le selezioni Pasquale Passaretti, con il suo “Paranodie lavorative” e Manuela Schiano con la piece “In utero”. Due lavori  nei quali il disagio esistenziale e il malessere ora dovuto ad un destino già prescritto, come quello incarnato dalla figura di Pentesilea a cui si ispira Manuela Schiano  o  quello rappresentato dalle vesti di un ordinario lavoratore, di Pasquale Passaretti, che consuma il suo tempo nella ripetizione infinita di gesti sempre uguali,  rappresentano solo il punto di parenza di due progetti che sorprendono per la componente introspettiva e la carica innovativa.
Tra volti malinconici e sfuggenti e animali misteriosi che si calano nella vita umana appropriandosi dei suoi oggetti come dei suoi sentimenti, le tele di Antonio Conte e quelle di Nicola Piscopo, colpiscono la giuria per la tecnica e innovazione.
Per la sezione letteratura, Rossella Falace, si aggiudica il posto con la sua raccolta di poesie dal titolo “Essere liberi di essere”. Un lavoro incentrato sul racconto di momenti vissuti, che come fotografie scorrono davanti agli occhi dell’autrice, intrappolate nello spazio di un foglio intriso di parole che tentano di volare libere verso quella libertà che mai completamente può essere raggiunta.
Scatti di strade e ambienti domestici dai colori raggianti che riscattano dalla povertà e dalla corrosione del tempo; visioni descrittive di eventi religiosi e di uomini solitari; ballerine che danzano la loro immortalità avvolte in totoul bianchi; tracce di vita teatrale dalla forte dimensione onirica; l’equilibrio tra l’esaltazione del proprio ego e il conformismo, sono i temi degli scatti dei fotografi: Maribel Atoche, Mena Rota, Dario de Cristofaro, Alessandra Mai e Maddalena Zampitelli,  che si sono aggiudicati il posto in finale di area.
Per la sezione artigianato, Carmine e Raffaele Foschino superano le selezioni presentando un set di scatole e contenitori multiuso, dalle forme più eterogenee e misteriose.
Infine, camminate sul vetro, gag, e fiamme sono stati gli elementi portanti del lavoro “Schegge di fuoco”, lo spettacolo circense che ha fatto aggiudicare a Giuseppe di Leone il posto alla finale di area di martedì 18 maggio. Un’esperienza spettacolare, in cui il teatro di strada, fachirismo ed etica si incontrano in un unico grande contenitore, che nel tentativo di regalare sorrisi, dimostra l’alta responsabilità dell’artista verso la propria arte.
In attesa della finalissima di luglio, presso le Officine Marconi , gli artisti appena menzionati si riesibiranno, negi spazi dell’Alpheus a Roma, martedì 1 giugno.