Dalla Puglia è tornato a Roma Orodè De Oro.
Ritrovare Orodè è come fare un tuffo nei libri della mia adolescenza. Lo immaginerei tranquillamente discutere con Baudelaire o magari dividere l’assenzio con Toulouse Lautrec.
Se una leonessa vi viene incontro con una kefiah non potete non accoglierla con un’espressione di rispetto, e se un cerbiatto indossa un giubbotto antiproiettile capirete, di sicuro, che per lui è arrivato il momento di difendersi.
Presa dalla frenesia cinematografica prenatalizia opto per un film che mi riporti alle letture adolescenziali, Il ritratto di Dorian Gray. Conosco Dorian Gray come se fosse un caro amico e ritrovarlo con la faccia bella di Ben Barnes credo che farebbe piacere anche ad Oscar Wilde.
In un paesino tra le montagne svizzere, mitigato dal Lago Maggiore, c’è una città che da molti fu definita magica e che per certi versi, indubbiamente, lo è stata se è riuscita a far confluire nelle sue vie i maggiori artisti del ‘900.
All’Akab, locale “in” della Capitale, il 16 ottobre scorso, si è dato il via al concorso Sfilare nell’arte. L’ennesimo? Forse… E in fondo che c’è di male? Se ci sono tanti concorsi artistici, più o meno importanti, vuol dire che ci sono tanti artisti che vogliono presentarsi e se c’è tanta arte che meriterebbe di rimanere nella testa di chi la pensa, altra ha bisogno di urlare la sua presenza.
Era anche ora che qualcuno si ricordasse dei colori della classicità e non solo di lodare e onorare la Virtus romana! Alle Scuderie del Quirinale la mostra, Roma, La pittura di un Impero, ci dà modo di fantasticare sull’iconografia latina.
Il bello è talmente vario che cercarlo nelle piccole e grandi mostre è una scoperta continua e quando lo si trova in un luogo dove si fa del bene è un piacere che supera l’estetica. La Comunità di Sant’Egidio, conosciuta per il suo lavoro di sostegno alle persone con disabilità mentali e fisiche, promuove da dieci anni la mostra Abbasso il grigio.
Un’estate d’arte a Potenza non me la sarei mai immaginata, un’estate d’arte fruibile a chiunque. Vera innovazione, quella di Arte in Transito. Paesaggio Urbano e Arte Contemporanea, la manifestazione finanziata dalla Regione Basilicata. Ogni volta che visito questa città ho sempre qualche sorpresa positiva.
Un purista dell'immagine sceglie il bianco e nero, un purista della fotografia sceglie lo scatto unico e rifiuta le elaborazioni di post produzione, ergo Daniele Pinti fa parte di quella cerchia di fotografi "antichi" che non ha bisogno di costruire, rielaborare, per stupire lo spettatore con un'immagine perfetta.
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