Innamorato del concetto di “melting pot” sonoro e stregato dal fascino irresistibile della sua tromba, Roy Paci nei suoi lavori continua ad arricchire di nuovi spunti e sfumature lo stile, o meglio il mix di stili, che alla fine dei giochi rappresentano il vero punto di forza della tribù Aretuska.
Durante una classica serata romana calda e senza vento, il popolo di Villa Ada ha ballato sulle note dell’ultimo album Suono Globàl, che già dal titolo dichiara, con una certa presunzione, gli intenti del progetto: non più un suono locale, caratteristico e perfettamente identificabile, ma per l’appunto un suono globale, che si nutre di frammenti presi in prestito dalle realtà musicali più disparate.
Dal vivo Roy Paci & gli Aretuska sono un concentrato di trasporto e di entusiasmo: sul palco si esibiscono musicisti di alto livello che sanno unire, in una formula unica, qualità e passione, istinto e professionalità. Un certificato di garanzia insomma. E che non manchi mai il feedback con il pubblico: con un carisma invidiabile Roy Paci dialoga, coinvolge, unisce… e il suo pubblico lo segue ammaliato, raggiungendo il culmine dell’esaltazione sulle note di quel pezzo che è impossibile non aver ascoltato in radio almeno una volta, “Toda joia toda beleza”, il fortunato singolo che vede la partecipazione di un Manu Chao sempre in splendida forma.
Si sono esibiti sul palco:
Roy Paci: voce e tromba
Cico Mc: voce
Massimo Marcer: tromba
Giorgio Giovannini: trombone
Gaetano Santoro: sax
Peppe Siracusa: chitarre e cori
Skalabrino: tastiere e cori
Roberto Melone: basso
Jah Sazzah: batteria
Anderson: percussioni