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Stereochemistry – NATALITALY TOUR 2014

Tour di anteprima italiana per l’album Ruins in Bloom

Dal 5 dicembre un lungo ed intenso tour italiano con cui porterà in anteprima i brani del nuovo album in uscita in Italia per gennaio 2015

Belgrado, Vicenza, Padova, Stoccolma, Barcellona, Berlino, Londra sono solo alcune delle città in cui Karla Hajman, in arte Stereochemistry ha vissuto ed attraversato in questi anni costruendo un percorso artistico e di vita pienamente europeo e globale.
Stereochemistry è l’espressione perfetta di un multiculturalismo che solo la musica può rappresentare ed esprimere al meglio. Dal 5 al 21 dicembre, in quattordici intense date, il pubblico Italiano avrà la possibilità di assistere al suo show unico misto tra indie folk e cabaret comico ed acquistare in anteprima il disco in uscita nei negozi Italiani a partire dal 21 gennaio 2015.

Ruins in Bloom” è il quarto disco di Stereochemistry, che la cantautrice originaria di Belgrado ha già pubblicato in Inghilterra e Germania nel 2014, e che segue i tre precedenti lavori: Vagabond Cabaret (2010), The Archive Box (2011), e SWEEP (2012).
Prodotto negli Stati Uniti da Jason Rubal e realizzato con una campagna di crowdfunding, “Ruins in Bloom” segna una svolta e un nuovo indirizzo all’interno del suo percorso artistico: composto da dodici tracce, il disco diventa un mezzo di redenzione, che la stessa artista come un «killer di pregiudizi, privo di auto-censura».
Per Miss Stereochemistry, così come ama definirsi, si tratta di un felice ritorno nel Bel Paese, dove ha compiuto gli studi universitari dopo aver lasciato la sua Belgrado alla fine degli anni Novanta; successivamente si è trasferita in Svezia (per iscriversi ad un dottorato di Audiologia!), poi in Spagna e in Inghilterra, lavorando attualmente in Germania: una sorta di Ulisse della musica, alla costante ricerca di nuove fonti di ispirazione e di contaminazione.

NATALITALY TOUR 2014
05/12 – Vicenza (TBA)
06/12 – Salumeria del Rock – Scandiano (Re)
07/12 – KLAMM – Roma
10/12 – Bar Chupito – Perugia
11/12 – La pecora Nera – Sangemini (Tr)
12/12 – Circolo dei Baccanali – Carrara
13/12 – Pupille Gustative – Alessandria
14/12 – Verona (TBA)
15/12 – Osteria dei Poeti – Pordenone
17/12 – Circolo Maite – Bergamo
17/12 – Arci Camalli – Imperia
19/12 – Da Bacchus – La Spezia
20/12 – Giardini Luzzati – Genova
21/12 – Kilometro01 – Dolo (Ve)

Tracklist Ruins in Bloom
01 – Ruins in Bloom
02 – Dorian
03 – Candle Lights & Breeze
04 – Cookie Jar
05 – Sailorman
06 – Angel
07 – The Bravest Man I Know
08 – All You Asked Me To
09 – Anna’s Song
10 – Lonely Road
11 – Home To Me
12 – Dream Dream

Credits
Tutti i brani e I testi sono scritti, composti e suonati da Karla Stereochemistry
Prodotto da Jason Rubal presso i Seventh Wawe Studios di Harrisburg, Pennsylvania
Karla Hajman – Stereochemistry: voce, piano, chitarra acustica, ukulele
Tyler Kouqj Garret: assistente di produzione e kazzoo
Jason Brookens: batteria
Eric Dieter: chitarra elettrica, accordeon
Tonna Carbaugh-Dieter: violino
Roy Nash: basso
Jeremy Thompson: sintetizzatori

PHOTOGRAPHY CREDITS
Photography and cover design: Milena Möbius
Costume design: Zoran Stevanović
Body art: Paul Bradshaw
Guest star: Stefan Hentschel
Art concept: Karla Hajman Stereochemistry

LINK UTILI
Sito ufficiale: http://www.stereochemistrymusic.com/
Facebook: https://www.facebook.com/stereochemistry
Youtube: https://www.youtube.com/user/Stereochemistrytube

BIOGRAFIA
Stereochemistry è il progetto solista di Karla Hajman, meglio conosciuta come Miss Stereochemistry, ex-scienziata che ha lasciato il Dottorato in Audiologia Sperimentale per occuparsi delle orecchie umane da un altra prospettiva.
Originaria di Belgrado, Karla ha iniziato a comporre da bambina, influenzata da suo padre, anch’egli musicista. Dopo i bombardamenti di Belgrado nel 1999, la cantautrice si sposta in Italia (Vicenza e Padova), dove dà origine il progetto Stereochemistry durante gli studi universitari. Il nome del progetto non nasce a caso: rubato dai libri di enzimologia, il gioco di parole stereo-chimico rappresenta la dicotomia dell’animo di Karla, divisa tra la musica e la scienza. Dopo il suo primo demo “Love Inside” (2005), Stereochemistry lascia Padova per il freddo di Stoccolma, dove cerca di dedicarsi ad entrambe le sue passioni, iniziando il dottorato in Audiologia Sperimentale presso Karolinska Institutet.
Però il laboratorio non bastava per il suo animo gitano. Abituata ad una più avventurosa vita di globe-trotter, Karla lascia non solo Stoccolma ma pure il camice, in cambio di costumi cabarettistici e le strade di Barcellona, dove inizialmente si esibisce come artista di strada. Da allora, la presenza scenica di Miss Stereochemistry ha colpito orecchie e cuori in giro per il mondo.
Centrato su satira ed auto-ironia, lo show racconta le vicissitudini umane dalla prospettiva di un extraterrestre finita per sbaglio sulla Terra, ora in missione per studiare ed illuminare il genere umano sulle proprie curiose contraddizioni. Lo spettacolo di certo non lascia il pubblico indifferente: nessun tema è tabù’ per Miss Stereochemistry, e tra tutù, chitarra, piano, ukulele, canto, e la loop station, Karla offre una satira politica, sociale, religiosa e culturale in maniera “brutalmente onesta”. Il tutto servito con una buona dose di umorismo per aiutarne la digestione, in cinque lingue.

DISCOGRAFIA
A Settembre 2010, Stereochemistry pubblica il suo primo album “Vagabond Cabaret“. Inciso ad Istanbul come un studio live, il disco è una collezione di racconti di viaggi e di piccole storie di vita. Il tour che lo segue dura un anno e porta la Miss e la sua musica attraverso nove paesi Europei.
Due singoli, “Cotton Candy Love” (2010) e “Shut Up and Fuck Me” (2011) vengono incisi e pubblicati durante il tour. Dopo 344 giorni spesi “vivendo nella valigia”, Stereochemistry decide di disfare i bagagli a Berlino, dove incide il suo secondo album, “The Archive Box“, autoprodotto e rilasciato simbolicamente l’11 Novembre 2011: il disco fa parte dell’omonimo progetto di arte concettuale, dove l’edizione fisica e digitale del disco sono molto distinte, però allo stesso tempo interattive ed interconnesse.
Il 2012 segna profondamente la vita personale di Miss Stereochemistry; la perdita del suo bambino ancora prima del nascere lascia una grande impronta sulla sua arte: Karla decide di parcheggiare la sua valigia instancabile per un anno e partire invece per un viaggio dentro di sé. “SWEEP“, il risultato di questa odissea interiore, è il lavoro più intimo rilasciato fino a quel punto. Dedicato al suo figlio e pubblicato per “la fine del mondo”, il 21/12/2012, SWEEP è un tentativo di capire le svariate forme che l’amore può prendere sulla Terra, segnando la chiusura di una fase artistica della sua carriera. In omaggio a tutto ciò che ha inspirato il disco, in aprile 2013 Karla decide di donare la metà delle sue vendite digitali all’organizzazione di beneficenza “Every Mother Counts”.
Segue “Ruins in Bloom“, scritto ed inciso durante il 2013. Prodotto negli Stati Uniti da Jason Rubal (Amanda Palmer/Dresden Dolls, Bitter Ruin, etc), e promosso in crowdfunding, l’album segna una svolta sia in termini di produzione che d’espressione. Il disco si apre con molta disinvoltura, onestà e leggerezza sui temi difficili, per rompere i pregiudizi e offrirne un immagine nuova. La depressione, uno dei più grandi tabù della società moderna, in particolare viene presentata come un processo di trasformazione ed evoluzione, piuttosto che uno stato esclusivamente “negativo” e passivo. Karla definisce il disco come un “killer di pregiudizi, privo di auto-censura”.
Nella primavera 2014, la Hajman unisce le forze con il produttore londinese Steven Rutter dei B12 (leggendario duo inglese considerato il fondatore della scena techno e IDM britannica), dando vita al duo trip-hop “Kinestatics“.

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