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pAd – live-set (Masoko)

 Progetto laterale di Alessandro La Padula, chitarrista dei Masoko, che presenta a MArteLive il suo lap-top set caratterizzato da sonorità minimal-techno ed electro di matrice tedesca.
www.myspace.com/alexpad
Nato l'otto gennaio 1978, in un piccolo villaggio del nord-est della Tanzania, Von Padula viene riconosciuto, prima ancora di aver compiuto tre anni, come la reincarnazione dei suoi tredici predecessori: i dee jays della massa mnemonica, manifestazioni terrestri di Cenresig, performers della compassione.

A quattro anni viene posto sul trono di Khasa con lo scopo di assumere, all’età consentita, la direzione del suo popolo. A sei anni diviene monaco e riceve un’educazione estremamente qualificata, per essere formato spiritualmente e preparato a dirigere i dj set. Nel 1985 entra al Collège Royal per volontà del patrigno, il maggiore Don Padula. Ma poi la vita sregolata e gli ambienti frequentati convincono il patrigno a farlo imbarcare sul Paquebot des Mers du Sud, diretto in India.

Qui conosce molti amici che lo aiuteranno nel corso della sua lunga carriera. Sul finire degli anni ‘80, egli viene notato da Mogol, che lo invita alla Ricordi per un’audizione: il provino ha esito positivo, ed è lo stesso Ricordi a proporgli d’incidere un disco. Esso risulta composto da quattro canzoni, la più celebre delle quali è certamente "Humor", scritta per Sor Nella Vanoni. Comincia così una brillante carriera che, nel corso del decennio successivo, lo vede cantante melodico di successo ed entertainer sbarbato. Dopo essere stato costretto a rimpatriare dall'India per ordine dello zar che cominciava a preoccuparsi per il dilagare del contagio stilistico in atto, Pad si unisce ad altri giovani russi nella cosiddetta "andata verso il boforo": si reca cioè presso i mir e i villaggi dei poverissimi per predicare libertà, giustizia e ribellione. Man mano si va convincendo della necessità dell'uso della violenza e passa molti anni nel bagno di casa ad esercitarsi. Nell'autunno del '98 si trasferisce in un appartamento di Portici Galleria al numero 23 con una spettacolare vista sulle guglie del Panzaro. Il salotto di casa viene trasformato in studio e redazione della "Gasprod": mucchi di giornali e plichi di libri, tra cui l'opera omnia di Bad Spencer e Terence Hill in abbruzzese, occupano tutta la stanza e circondano le due grandi scrivanie al centro della stanza. A ridosso di una parete c'è un piccolo divano verde dove Pad riceve i visitatori ad ogni ora del giorno: dal fior fiore della cultura e della politica mongola, alle sardine che cercano e trovano in Pad un'amico discreto e un traspiratore di vapori nowave. Uno dei più stretti collaboratori e suoi intimi amici , racconta che nella stanza non mancava mai la carta igienica di metallo dolce. Non fece mai nessuna concessione al piccolo trucco della posologia ma assunse regolarmente la più brutta e la più odiosa delle pose, quella di far da maleducata per piacere ai maleducati e simular di essere uno sciattone per avere la simpatia degli sciattoni.

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