Chiazzetta vince il ballottaggio e suona al Primo Maggio
Il punk-autore, leader del partito dei tristi, vince la quarta edizione della rassegna Primo Maggio Tutto L’anno e conquista il palco del Concertone di Piazza San Giovanni.
29 Aprile@Inaugurazione Martelive – Alpheus, via del commercio n°36 – Roma
1° Maggio@Concertone – Piazza San Giovanni – Roma
1° Maggio@Latina (dopo il Concertone) con Fabri Fibra e Califano
www.myspace.com/chiazzettaelasuaband
L’ufficio stampa domanda a Chiazzetta: Gabriele, che effetto fa vincere Primo Maggio Tutto l’anno? Mi serve un tuo commento esplicito, così posso inserirlo nel comunicato stampa.
Chiazzetta, mescolando l’insalata, risponde : mi dispiace, non sono una donna, non riesco a fare due cose contemporaneamente.
Col “preludio alla tristezza” Chiazzetta apre la sua singolare esibizione alle finali nazionali di Primo Maggio Tutto L’anno, conquista la giuria e viene ammesso sul palco del Concertone di Piazza San Giovanni a Roma. Oltre a lui vincono la quarta edizione del contest dedicato alle band emergenti anche Jolaurlo e Jang Senato. La vittoria permette ai tre finalisti di esibirsi anche nella serata inaugurale dell’importante Festival capitolino MarteLive. Per Chiazzetta un sogno che si realizza, grazie ad uno show dove musica e testi risultano una miscela frizzantella di ska, funk, house, electropop, plastic-punk, umorismo asprigno, sarcasmo labile e comizi (auto)ironici. Chiazzetta non è un Gruppo. Chiazzetta è un Punk-Autore… mezzo Punk e mezzo cantautore. Il messaggio è a tratti provocazione, sfogo, ribellione, emarginazione e in altri pura poesia emozionale disimpegnata. La musica per Chiazzetta ha un ruolo curativo, sintetizza la capacità di andare sempre avanti nonostante tutti i problemi di fondo del sistema e la tendenza dell’essere umano a cadere nello sconforto. Questo non significa "sprecare energie per far finta di stare bene" ma al contrario "accettare la tristezza e la malinconia con serenità" per riuscire poi davvero a rialzarsi. Perché il pubblico per Chiazzetta non deve essere "una scolaresca elementare da animare" bensì un orecchio attento e riflessivo che "anche se si agita, balla e canta può essere interessato a quello che si vuole trasmettere". Chiazzetta è un “Paladino degli insicuri e degli incapaci". Chiazzetta dice quello che gli altri non hanno il coraggio di dire. Qualche esempio?
Durante i suoi live Chiazzetta afferma "di non aver bisogno degli esseri femminili", "di detestare l’igene personale", "di volere l’abolizione per legge dei Finley" e "di voler abolire tutte le feste". Questo perchè, secondo il punkautore, "in un era in cui la gente si è completamente dimenticata che dietro la musica ci sono anche dei contenuti, un concetto occorre estremizzarlo al massimo per farne arrivare almeno la metà".