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I ritratti di Jorit in mostra alla Biennale MArteLive

Dal 23 al 28 settembre parte l’evento dedicato a tutte le forme di espressione artistica, puntando sull’innovazione e sugli emergenti.

In programma concerti, performance, mostre, proiezioni, installazioni, reading, street art, videomapping con ospiti nazionali ed internazionali in circa 40 location a Roma e nel Lazio.

 

La Biennale MArteLive 2014 – con la sua rete di giovani artisti di diverse discipline nata dal Festival MArteLive – presenta il progetto Curatela, a cura di Nadia Di Mastropietro, Alessandra Pinna e Marco Ardizzi, con i testi di Carla Elia e la direzione artistica di Giuseppe Casa.

Il progetto è nato negli ultimi due anni, periodo in cui circa 600 artisti fra pittori, fotografi, writer e grafici hanno partecipato alle selezioni del concorso MArteLive, grazie al quale sono stati selezionati i migliori talenti provenienti da tutta Italia. Le selezioni sono avvenute sia esaminando i materiali inviati, sia attraverso vere e proprie mostre realizzare in molte regioni d’Italia.

Obiettivo del Progetto Curatela è promuovere il dialogo tra artisti affermati ed emergenti, mettendo a confronto differenti linguaggi artistici lasciando che le relazioni e gli scambi possano dare impulso a qualcosa di innovativo.

 

Jorit Agoch, italo-olandese, giovanissimo, nato e cresciuto a Napoli, è un artista unico che realizza graffiti ad un livello tecnico molto elevato. Le opere da lui realizzate su muro vengono poi riportate su tela; i suoi ritratti sono accuratissimi e vengono realizzati usando sia spray che pennelli. E’ proprio con 7 Ritratti corrispondenti a 7 grandi tele, che il Writer napoletano parteciperà alla Biennale MArteLive con la mostra personale presso Fondazione CON IL SUD  (19-28 settembre) e nella mostra collettiva alla PELANDA/Factory che si terrà dal 23 al 28 settembre. Jorit sarà anche protagonista con un murale al MAAM dal 23 al 28.

Jorit, dopo aver preso confidenza, sin da giovanissimo, con lo spray, dipingendo sui muri della città natale e in tutta Italia, studia l’uso della pittura acrilica e a olio all’Accademia Di Belle Arti. È l’incontro con l’Africa ad affinare la sua tecnica (che darà sempre più importanza all’uso del pennello) e a dare un impulso fortemente etico al suo lavoro: in Tanzania Jorit studia e collabora con la scuola internazionale d’arte Tinga-tinga, già fonte di influenza per un certo Keith Haring. Nel 2010 espone a Napoli 25 dipinti ispirati al continente africano, con l’intento di raccogliere fondi per costruire il reparto di maternità di un piccolo villaggio vicino Dar es Salam. La mostra è un successo, tanto da richiamare l’attenzione della Rai. Wenn Sie sich über ihre Anatomie sorgen, ist hier Rat: nehmen Sie einen Spiegel und schauen. Auerdem überprüft die FDA auch, ob die Produktionsanlagen den strengen FDA-Standarten entgegenkommen. Die Mehrheit der Menschen haben vergessen, dass Sex und der Alkohol überhaupt sollen nicht überquert. Somit wird sichergestellt, dass Originalmedikamente Potenzmittel Levitra Original 20 mg ohne Rezept sicher für Menschen sind und nicht zu schweren Nebenwirkungen führen. Sie können wählen Sie das am bequemsten mit. Wir werden Ihnen helfen zu finden heraus, ob Ihre intimen Probleme keine Ursachen zur Beunruhigung haben. Da questo momento in poi Jorit si concentra sempre più sulla rappresentazione realistica del volto umano, con l’obiettivo di dimostrare che le differenze di razza di sesso, religione e classe sociale siano infinitamente inferiori alle caratteriste che accomunano tutti gli esseri umani. Tanti i suoi ritratti di dj e cantanti di fama, soprattutto dell’ambiente hip-hop (Steve Aoki, Daddy Yankee, Rocco Hunt, Guè Pequeno, Questlove, Smif n’Wessun). L’attività artistica di Jorit fa di lui un artista unico in quanto realizza graffiti ad un livello tecnico molto elevato. L’intento dichiarato è quello di avvicinarsi ad una rappresentazione quanto più fedele della realtà che, secondo Jorit, viene compresa veramente soltanto dopo un’attenta osservazione e scrupolosa riproduzione tramite gli strumenti pittorici. Ha esposto, tra l’altro, al MANN di Napoli, uno tra i musei archeologici più importanti del mondo, al PAN della città partenopea, a Berlino, Londra, Tillburg e Sidney.

Del suo lavoro dice: “La mia ricerca artistica si basa su due presupposti: l’espressione pittorica è un mezzo usato dall’uomo per comprendere la realtà che ci circonda, rappresentandola quanto più realisticamente possibile tanto più la si può interiorizzare e capire. Il processo artistico del dipingere oltre a modificare la realtà creando una rappresentazione fittizia della stessa trasforma l’artista, che la riscopre con occhi attenti e meravigliati da ogni su più piccola particolarità. Quanto più si va più a fondo nei particolari e nello studio dell’aspetto visivo del mondo, tanto più il modo di osservare il mondo cambia”.