Natas Loves You all’Init Club
Il pop rock internazionale chiude la rassegna MArteMagazine Reloaded
27 maggio – Init Club – Via della Stazione Tuscolana 133, Roma
La band internazionale con la passione per il pop e I giochi di parole sbarca a Roma e lo fa per MArteMagazine Reloaded (www.martemagazine.it), rassegna per il ritorno della storica webzine di MArteLive che dopo tre anni di pausa riporta online ciò che più gli appartiene, gli eventi, le rubriche, le interviste dedicate della musica nazionale ed internazionale.
Il tour italiano rientra nel programma di musica dal vivo di “La Francia in Scena” la nuova stagione artistica dell’Institut français Italia, realizzata su iniziativa dell’Ambasciata di Francia in Italia, con il sostegno dell’Institut français e del Ministero della Cultura e della Comunicazione francese, del Ministero dell’Istruzione e della Ricerca – Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica, della Commissione Europea, della Fondazione Nuovi Mecenati, della Sacem, e con i partner Il Gioco del Lotto e Edison.
I Natas Loves You sono nati in Lussemburgo, un gruppo di compagni di scuola cresciuto tra hip hop e rock psichedelico che venivano dalla Francia, dalla Spagna, dalla Finlandia e dall’America, con in comune la lingua inglese.
Alain Schuman (voce), Virgile Arndt (seconda voce/basso), Pierre-Hadrien Trigano (seconda voce/tastiere) e Joonas Jaatinen (batteria) si collocano tra Curtis Mayfield, Metronomy, Zombies, A Tribe Called Quest ed Astrud and João Gilberto ma hanno indole, temperamento e caratteristiche uniche mescolando sonorità degli anni ’60 con la sperimentazione della musica elettronica.
Dopo un tour internazionale salgono sul palco dell’Init presentano il loro primo album “The 8th Continent”, la storia di un moderno Ulisse alla ricerca di umanità in un mondo senza speranza ma deve fare i conti con il trascorrere del tempo, con la morte sempre in agguato e soprattutto con gli effetti benefici dell’amore. L’album è un riassunto degli ultimi tre anni di vita della band nel quale il pop elettronico trova nel rock psichedelico il suo alter-ego, con una grande enfasi sulle voci e sui ritmi.