Finale Nazionale MArteLive 2009
Roberta Carrieri
Clown trampoliera, performer in installazioni, vestita da Barbie fetish in una confezione trasparente, con ostensorio e gomma da masticare in bocca, al limite della provocazione, immobile per ore, addormentata in una valigia rossa come la bambolina di porcellana di un carillon, ama trasformarsi ma soprattutto cantare e scrivere canzoni.
Roberta Carrieri viene da una forte esperienza teatrale e performativa (Teatro Kismet O.perA., Quarta Parete) e questo suo continuo lavorare con le immagini si traduce in una scrittura visiva in cui le parole, usate in modo evocativo e non narrativo, dipingono sensazioni in maniera molto personale, a tratti onirica.
Una voce da non dimenticare, personale e potente, trascinatrice e ironica, si inerpica in vorticosi vocalismi da vertigine oppure delinea melodie facili da ricordare ma allo stesso tempo raffinate.
Dal vivo porta questa teatralità, non eccessiva, semplicemente accennata che le è peculiare.
Spesso da sola, voce e chitarra, con la semplicità che le è propria arriva al pubblico in maniera diretta con una schiettezza disarmante.
Canta le sue canzoni che sono pagine di diario, come raccontasse un segreto, ad alta voce o sussurrandolo; a volte invece sono storie immaginate, personaggi che nel suo trasformismo, ama indossare.
Nata come cantante (a soli 15 anni) in un gruppo di folk irlandese e scozzese, Mc& O’ dalle cui ceneri sono poi nati i Folkabbestia, Roberta Carrieri si divide tra canzoni e teatro. In passato è stata voce dei Funambolici Vargas (con i quali è stata ospite al Premio Tenco) e con i Quarta Parete (con i quali ha vinto Arezzo Wave e due volte il Premio Recanati e Premio Grinzane Cavour con un suo testo). Nel 2003 si trasferisce a Milano e decide di intraprendere un progetto solista. Con questo progetto è tra i vincitori del Festival Nazionale Cantautori (2001), Primo Maggio Tutto L‘Anno (2005), L’Artista Che Non C’era (2005).
Roberta Carrieri è anche la voce dei Fiamma Fumana, uno dei gruppi più importanti di World Music Italiana. Con loro ha cantato nei più prestigiosi teatri e festival in Europa, Stati Uniti e Canada e ha partecipato al film documentario “Di Madre in Figlia” prodotto da Davide Ferrario, in anteprima al Toronto Film Festival nel 2008 e presentato poi al Torino Film Festival.
Numerose sono anche le collaborazioni con altre realtà musicali, tra queste la partecipazione al disco Maledette Canzoni di Giangilberto Monti (un tributo ai maudits francesi), la performance di interazione fra disegno e musica dal titolo “Tres!” col disegnatore Davide Toffolo (Tre Allegri Ragazzi Morti) e la partecipazione, con la sua versione della bellissima “Labbra Blu”, a “Il Dono”, tributo ai Diaframma prodotto da Federico Fiumani.