Premio MArteLive Teatro 2010 – Giada Prandi al Teatro DUE
Premio MArteLive Teatro 2010 va a Giada Prandi che sarà in scena al TEATRODUE di Roma dal 7 al 9 gennaio 2010 con lo spettacolo “Scritto apposta per me”
Una giovane attrice in attesa del provino e della parte perfetta di Aldo Nicolaj con Giada Prandi e per la regia di Massimo Di Michele
musiche originali di Stefano Switala; disegno luci di Luca Carnevale; costumi di Giuseppe Testa; scene di Cristina Gardumi
produzione Aut-Out
“Scritto apposta per me” è uno spettacolo che racconta lo spettacolo, il teatro come il cinema, dove tanti bravi e giovani attori rincorrono la celebrità e dove spesso, vengono messi da parte, superati da un sistema che non premia tanto la meritocrazia quanto l’ apparire nei luoghi più disparati.
Dal 7 al 9 gennaio al TEATRODUE, vicolo Due Macelli 37, Roma
Venerdì e sabato ore 21.00, domenica ore 18.00
Una giovane attrice in attesa del provino e della parte perfetta, che sembri cucita su misura come un bel vestito pescato per caso ai saldi e così naturalmente perfetto da sembrare un miracolo.
Una vita che scorre tra l’ attesa della “chiamata”, l’ansia della recitazione e del giudizio. Ma anche un’ attesa che può essere infinita e che, tra una scelta e l’ altra, può registrare, all’interno della fragilità di donna e di professionista, lo sgretolarsi del mondo circostante e personale.
“Scritto apposta per me” è un ritratto contemporaneo del mondo del Teatro, spesso popolato da registi infidi, produttori senza scrupoli, drammaturghi irraggiungibili, attrici e attori “cani” e di attricette raccomandate.
Tra casualità, fatalità, imprevisti, insicurezze, gioie e cadute Giulia (Giada Prandi) insegue sul palco, con caparbietà e ossessione, il successo, non di vetrina, ma quello artistico e professionale perdendo di vista però il controllo della propria vita. “Scritto apposta per me” è uno spettacolo che racconta lo spettacolo, il teatro come il cinema, dove tanti bravi e giovani attori rincorrono la celebrità e dove spesso, e soprattutto in Italia, vengono messi da parte, superati da un sistema che non premia tanto la meritocrazia quanto l’ apparire nei luoghi più disparati.
Il regista, Massimo Di Michele, offre così la possibilità al pubblico di indagare, con la giusta ironia e critica, il mondo degli attori e dello spettacolo, un mondo difficile da conquistare ma per il quale molti farebbero di tutto per poterci entrare.
Con l’ironia graffiante e sarcastica che contraddistingue gran parte delle sue opere, Aldo Nicolaj ci offre un ritratto irriverente e cinico della vita dell’attore e del mondo dello spettacolo. Un testo che, pur compiendo quest’anno 30 anni di vita, stupisce per la sua straordinaria attualità e capacità di far riflettere.
Si tratta di un progetto completamente auto-prodotto dall’associazione culturale Aut-Out, nato da un’idea di Giada Prandi, che collaborando con il regista Massimo di Michele, ha riconosciuto in questo testo di Nicolaj un’urgenza comunicativa, l’ha amato e scelto per veicolare il proprio pensiero: per ragionare sul mestiere dell’attore.
Ma possiamo allargare il raggio al significato primario di “mestiere”, ovvero quell’attività che svolgiamo per vivere e non per sopravvivere, quell’azione che, nelle giuste condizioni, ci dovrebbe permettere di offrire e mettere a disposizione degli altri quello che sappiamo fare meglio e con più cura.
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