Skip to main content

Management Del Dolore Post-Operatorio e Inbred Knucklehead live al Contestaccio

Venerdì 29 luglio 2011 – ore 00,00 – via di Monte Testaccio, 65/b – Roma – ingresso libero

Il prossimo venerdì 29 luglio il Management del dolore post-operatorio e gli Inbred Knucklehead saranno in concerto al Contestaccio di Roma.

La band punk-rock abruzzese si esibirà in un live adrenalinico in cui i testi ironici e dissacranti accompagnati da ritmi martellanti immergeranno il pubblico dentro il mondo del Management: la foga del punk e la parola viscerale. 

Mentre gli internazionali Inbred con il loro sound inconfondibile, risultato di un mix di generi dallo ska, all’hard core e al metal, promettono di far ballare e ascoltare una musica energica ed esplosiva: gli Inbred hanno intenzione di far scintille.

Biografie

Management del Dolore Post-Operatorio
Il Management del Dolore Post-Operatorio nasce nel 2006 a Lanciano, nella provincia abruzzese, dove iniziano la gestazione di quello che in poco tempo diventerà il sound caratterizzante della band: un suono grezzo e sporco, accompagnato da testi provocatori, diretti e apocalittici.
Nel 2008 pubblicano il loro primo album “Mestruazioni”, un lavoro che riceve numerosi consensi e inserisce i Made Dopo tra i migliori gruppi emergenti italiani.

Nello stesso anno l’incontro con Raffaella Tenaglia (Pixie Promotion) con cui la band realizzerà una strategia di promozione non convenzionale attraverso l’utilizzo delle nuove tecnologie del web.

Grazie anche ad un impatto live folgorante, i quattro abruzzesi vengono scelti per l’apertura dei concerti di importanti artisti come Zen Circus, Nouvelle Vague, Echo & the Bunnymen, Bud Spencer Blues Explosion, Planet Funk, Marlene Kuntz e Tre Allegri Ragazzi Morti.

Luca Romagnoli (voce), Marco Di Nardo (chitarra), Andrea Paone (basso) e Nicola Ceroli (batteria) in pochi anni hanno fatto incetta di premi e riconoscimenti: Italia Wave band, Primo Maggio Tutto L’Anno Abruzzo, quarto posto nella Top 50 brand new del MeiWeb con il singolo “Nei Palazzi”, premio speciale per “l’innovazione tecnologica applicata alla musica” (video-pin) al MEI 2010 e infine il “Premio Speciale MArteLabel 2010” con l’ingresso nel roster dell’etichetta.
Nel giugno del 2011 vincono l’Upload festival di Bolzano, presidente di giuria Cristiano Godano dei Marlene Kuntz che li ha scelti per il “POPKomm” di Berlino.

Durante i loro concerti il pubblico si divide tra coloro che rimangono increduli osservando il frontman parlare con velata ironia di matti, eroi vecchi e grassi e di un’esistenza trascorsa tra quattro mura di cemento e tra coloro che si lasciano trascinare fino in fondo alla loro follia, in quel mondo fatto di illusioni e sentimenti perduti e inutili.
I loro live sono una danza sulle macerie, musica DELLA crisi e NON contro la crisi. La voglia di dare forma sonora ai tormenti esistenziali per poi saltarci sopra, si fa rito terapeutico. Le maschere della finzione, le fiabe romantiche spezzate, la poesia della rivoluzione, sono tutti espedienti scenici del Management Del Dolore Post-Operatorio per cantare a vuoto e suonare a pieno una disincantata crudeltà moderna,l’inno di una battaglia già persa ma NECESSARIA.
“Quando tutti gli ideali correnti – di ordine morale, estetico, religioso, sociale, ecc. – non sanno più imprimere alla vita una direzione né trovarvi una finalità, come salvarla ancora dal nulla? Vi si può riuscire solo aggrappandosi all’assurdo, all’inutilità assoluta, a qualcosa, cioè, che non ha alcuna consistenza, ma la cui finzione può creare un’illusione di vita.” (E.Cioran).

Nell’autunno del 2011 è prevista l’uscita del nuovo album con la produzione esecutiva dell’etichetta MArteLabel e artistica di Manuele “Max Stirner” Fusaroli, già produttore artistico/esecutivo di Le luci della Centrale Elettrica, Zen Circus e Nada.

—Dicono di loro—

“Riescono a unire il punk, alcuni tratti del cantautorato di denuncia e un’ironia dissacrante di straordinario impatto.” (Alessio Gallorini – ONDALTERNATIVA)

“Fa strano perchè questi ragazzi abruzzesi cavalcano i loro tormenti provinciali con la dirompente forza di chi ha in pugno un teatro gremito di gioventù sonica” (Manuel Graziani – RUMORE)

“… una delle più belle e interessanti novità del nostro panorama. C’è dentro l’apocalisse di parole declamate con sarcasmo, rabbia e sofferenza, chitarre in un misto di grezzume punk e freschezza indie, liriche capaci di colpire dritto al cuore anche senza passare per la via più diretta…” (Fabio Gallato – IMPATTO SONORO).

“E’ una crisi profonda, quasi da bava alla bocca, ma intelligente. Questi ragazzi celebrano il “punk celebrale”, da pogare con il dizionario in mano o quantomeno con un’espressione meditativa e crucciata…” (Josè Leaci – SALTINARIA)

“Intelligentissimo progetto concettuale che assembla CCCP, rock’n’roll, il punk sozzo dei vicoli londinesi post-Sex Pistols, i due generi sopracitati, un certo cantautorato colto (Tenco piuttosto che Battiato) ma soprattutto una dirompente forza d’urto nei testi. Band giovane. Ma non sembra. Il frontman è un’attrazione pura. Prova a volare con le sue alucce d’angelo, urla, si dimena, ispirato, prende a pugni l’aria, mentre scorrono idealmente le immagini di guerre, lobotomie moderne, aborti, morti, piccole e grandi apocalissi del nostro tempo. Piacciono. Convincono!” (Emanuele Tamagnini – NERDS ATTACK)

“L’interpretazione della fantasia in musica, chitarre acide che incidono indelebili solchi nel cervello, la mia fuga dalla realtà diventa imminente. Live in Punkow non è poi cosi lontano. Vive. Tutto diventa strano, corrosivo, il momento della ribalta che esce allo scoperto, il sangue rosso fuoco dentro le stanche vene.” (Riccardo Merolli – ROCKAMBULA)

“Il giovane quartetto abruzzese spalanca il sipario sulle contraddizioni e debolezze umane, sbattendole in faccia con foga teatrale priva di manierismi, puntellando i testi declamatori e dissacranti di spigolature wave e precise ritmiche angolari…” (Luca Minutolo – IL MUCCHIO)

Inbred Knucklehead
Cosa otteniamo mescolando pazzia californiana, irriverenza svedese e una sana dose di romanità? Inbred Knucklehead! Mike californiano, Kristian svedese, Dario italiano di origini egiziane, Marco romano. Inbred Knucklehead è un mix di pura energia a cui si aggiunge un’abbondante dose di sprezzante ironia e geniale irriverenza. La band ha trovato un unico linguaggio comprensibile ai molti fans: ha fatto del palco il suo vocabolario riuscendo così a riunire un pubblico di orecchi internazionali.
Gli Inbred non hanno confini e la loro musica non poteva essere da meno, non sono un prodotto preconfezionato, ma un concentrato di follia travolgente. La loro musica si ascolta e, soprattutto, si balla al grido di “Inbreeed”. Gli Inbred Knucklehead si divertono e dal 2008, hanno all’attivo un buon numero di concerti che comprende un tour in Inghilterra e un disco promo autoprodotto.
Nel 2010 l’incontro con MArteLive dove raggiungono la finale nazionale di MArteLive e si aggiudicano il “Premio Speciale MArteLabel” grazie al quale produrranno il loro primo album ufficiale con uscita prevista nel 2011.
Formazione
Mike Botula, basso e voce
Kristian Mellegaard Hansen, chitarra
Dario Sacco,batteria
Marco Vallini, voce rap

contestaccio, inbred knucklehead, management del dolore postoperatorio