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L’obbiettivo provocatorio di Roger Nicotera alla Biennale MArteLive

Dal 23 al 28 settembre parte l’evento dedicato a tutte le forme di espressione artistica, puntando sull’innovazione e sugli emergenti.

In programma concerti, performance, mostre, proiezioni, installazioni, reading, street art, videomapping con ospiti nazionali ed internazionali in circa 40 location a Roma e nel Lazio.

 

La Biennale MArteLive 2014 – con la sua rete di giovani artisti di diverse discipline nata dal Festival MArteLive – presenta il progetto Curatela, a cura di Nadia Di Mastropietro, Alessandra Pinna e Marco Ardizzi, con i testi di Carla Elia e la direzione artistica di Giuseppe Casa.

Il progetto è nato negli ultimi due anni, periodo in cui circa 600 artisti fra pittori, fotografi, writer e grafici hanno partecipato alle selezioni del concorso MArteLive, grazie al quale sono stati selezionati i migliori talenti provenienti da tutta Italia. Le selezioni sono avvenute sia esaminando i materiali inviati, sia attraverso vere e proprie mostre realizzare in molte regioni d’Italia.

Obiettivo del Progetto Curatela è promuovere il dialogo tra artisti affermati ed emergenti, mettendo a confronto differenti linguaggi artistici lasciando che le relazioni e gli scambi possano dare impulso a qualcosa di innovativo.

Fotografo dall’obbiettivo provocatorio, Roger Nicotera (Roma, 1974) è in mostra tra i “Guest” per la Biennale MArteLive, dal 26 al 28 settembre, alla Factory de La Pelanda, con il progetto “Black Mood”.

Durante gli studi, Nicotera trova nella fotografia lo strumento ideale per esprimere al meglio il suo linguaggio visivo. Nel 2008 espone presso la prestigiosa casa d’aste Bloomsbury Auction di Roma per il progetto “One Image Day” curato da Pamela Cento. Realizza, sempre a cura di Pamela Cento, un lavoro per l’Onishi Gallery a New York. Ha collaborato con il magazine Ninja&Lab e ha partecipato alla biennale di Lione con la serie “Rape”. Nel 2014 presenta il progetto itinerante Black Mood a cura di Andrea Pacioni.

“Intensamente comunicativa, elegantemente provocatoria, raffinata e al tempo stesso dirty”, la fotografia di Roger Nicotera affronta il sesso maschile in una chiave, allo stesso tempo, poetica e grottesca, violenta e romantica. Inquieta. Il lato oscuro e profondo del piacere, il feticismo, è qui celebrato attraverso un’esasperata estetica densa di ombre; una raffinata rappresentazione simbolica, che racchiusa in dittici o trittici, ci invita a confrontare ogni singola immagine in maniera sempre più profonda. Black Mood è un confronto con se stessi; un viaggio verso territori meno limpidi e sicuri.