Poppy’s Portrait al Qube
Giovedi 17 aprile 2008, 22.30 – Via di Portonaccio, 212 – Roma – Ingresso libero. Continua la collaborazione tra ScuderieMArteLive e RadioRock sul palco del Qube. Giovedì 17 Aprile sul palco del Qube (Via di Portonaccio, 212, Roma), infatti saranno di scena i Poppy’s Portrait: una delle più apprezzate rock band della capitale, che conta molti estimatori e fan in tutta Italia.
Ispirati dalle sperimentazioni folk-psichedeliche degli anni ’60, dal rock-power anni ’70, dalla new-wave anni ’80 e il post-rock di fine anni ’90, si presentano sul palco con una forte personalità musicale e un bagaglio tecnico di primo ordine, aggressivi ed essenziali riescono a creare un canale diretto tra la loro musica e il pubblico.
Protagonisti in molti concerti in giro per l’Italia, spesso durante festival nei quali hanno condiviso il palco con artisti di primo ordine come Afterhours, Max Gazzè, Radiodarwish e tanti altri. Reduci da una bella esperienza al Cavern di Liverpool, storico locale in cui i Beatles hanno mosso i primi passi, e dal famosissimo Sziget festival di Budapest, dove hanno rappresentato l’Italia, porteranno sul palco dello storico locale romano la qualità che ormai da molti anni li contraddistingue.
“Tempi composti, armonie inusuali, sonorità psichedeliche, il gruppo romano propone uno stile pinkfloydiano del nuovo millennio. Noise e feedback vicini alla spontaneità della musica concreta, ricercatezza timbrica coraggiosa e ipnotica, musica principalmente strumentale. Le voci sono al servizio della canzone: a volte melodie eseguite a due linee, in altri momenti flebili e distanti sussurri”.
Freequency, agosto 2006
“La capacità di scrivere “canzoni” è merce preziosa: Poppy’s Portrait, gruppo italiano alla prima uscita, dimostrano di avere questa qualità innatae di saperla far fruttare”.
Blow up, aprile 2006
“Si potrebbe tranquillamente definire un trio di rumore melodico, il progetto creato da questi giovani musicisti provenienti da tre regioni diverse e stabilitisi una volta per tutte a roma. qui hanno dato vita ad una band senza regole e con tante idee”
Rocksound, febbraio 2006