”Lentopede”. L’esordio discografico di Piji in anteprima al The Place
"Lentopede" è il titolo del primo lavoro ufficiale da solista di Pierluigi "Piji" Siciliani – cantautore romano che, in due anni, ha conquistato ben sette premi per la canzone d’autore – che sarà presentato il 29 ottobre al The Place di Roma (ore 22.00). Piji sarà accompagnato da sei bravissimi musicisti con i quali compone il “Piji Septet” (Domenico Sanna, Luca Iaboni, Matteo Locasciulli, Filippo Schininà, Biagio Orlandi, Matteo Ruberto).
“Lentopede” è un Extended Play (EP) di 5 tracce ben rappresentativo del mondo musicale in cui Piji si muove: canzone d’autore italiana che sconfina nel pop e nel jazz, con accenni di altri linguaggi, armonie e ritmiche come la rumba o il terzinato anni 60. Brani che viaggiano in bilico tra allegrie e malinconie, l’amore quotidiano ma sempre frizzante visto come una bottiglia d’acqua gassata, le nostalgie dell’emigrante italiano in Germania tifoso di Trapattoni, le rapide e non indolori piogge estive e lo swing, le musiche del passato e i problemi di cantanti di jazz come Natalino Otto durante il Ventennio. Il tutto innaffiato da birra tedesca, grappe che "allappano", amari che "amareggiano", molta ironia e arrangiamenti curati nel dettaglio. Canzoni che raccontano l’esistenza con la lente zoomata della pazienza e della lentezza, con uno sguardo alle musiche del passato per non farsi soverchiare da quelle del futuro e creare così un’integrazione complice. Del resto è ciò che fa il lentopede, il personaggio protagonista della title-track, che con la sua idiosincrasia ad un presente ultraveloce al quale non si riesce mai a tener testa, trova solo guardando indietro una sua originale forma di equilibrio ed un gioioso sguardo in avanti, centellinando le note che escono dal suo mangiadischi portatile con calma slow.
Dal dieci novembre, in airplay radiofonico, il primo singolo: “Acqua”. “La metafora – spiega Piji – dell’amore di coppia attraverso una bevanda in via di estinzione: l’acqua minerale gassata che sta cedendo progressivamente il posto alle "effervescenti naturali". E i flirt passionali, le storie scottanti, ubriacanti ma rapide, i "brividini", come li chiamava Gaber, al giorno d’oggi sempre preferiti alla costruzione di una storia d’amore duratura, sono descritti come bevande superalcoliche che hanno stufato il protagonista del brano. Ma anche la routine della coppia o del matrimonio, l’acqua che si cerca quando si ha veramente sete e non "voglia di qualcosa di buono" è essa stessa da fuggire o da aggirare. Il trucco potrebbe essere quello di trovare una quotidianità frizzante, ma che disseti: ecco l’acqua gassata”.