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Cos’è MArteLive

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Gli artisti emergenti e i Big: un gioco di equilibri

Nel 2001, anno della prima edizione di MArteLive, le sezioni artistiche erano 6 e non 15 come oggi e gli artisti coinvolti erano principalmente studenti universitari e dell’accademia delle belle arti fuori da ogni logica di mercato decisero di unirsi in uno spettacolo unicoe multiartistico destitnato aig giovani e creato dai giovani, un salotto culturale aperto ad ogni forma di conntaminazione. L’ingresso era gratuito e non erano previsti ospiti, big, istituzioni e se ci fossero stati sarebbero passati inosservati…

In un atmosfera essenzialmente bohèmien una decina di pittori, 5 dj, 7-8 band, 7-8 registi, 5 fotografi e una decina di giocolieri si sfidavano tra loro e grazie al giudizio della giuria popolare decretavano il vincitore della sezione.

Nel 2003 MArteLive cambia location e dal Classico Village trasloca all’Alpheus, attuale location dell’evento a Roma e le sezioni da 6 diventano 11, si aggiunge Letteratura, Fumetto, Danza, Teatro, VideoArte, Vj. Le richieste di partecipazione diventano sempre di più suonare ed esibirse sui palchi del MArteLive diventa sempre più difficile, le spese di gestione aumentano, i finanziamenti universitari o degli sponsor non bastano più a sostenere uno spettacolo che diventa sempre più un Evento, con la E maiuscola.

Da queste e molte altre esigenze nasce la necessità di dare un prezzo all’evento, un biglietto all’ingresso, 2 euro per vivere l’Arte a 360° gradi in un contesto unico e multisensoriale. Un biglietto va giustificato al pubblico e l’unico modo per giustificarlo, per far si che l’esperienza non si concluda riflettendo se stessa e portare 1 o più ospiti, big, artisti più o meno affermati sulla scena romana e nazionale che diano prestigio all’evento, che siano occasione di visibilità per gli artisti emergenti che partecipano ai concorsi delle varie sezioni artistiche e che permettano al Festival dell’Arte Emergente di emergere tra gli eventi di una Roma in pieno rilancio e fermento culturale e allo stesso tempo di essere un occasione per tanti giovani artisti di esibirsi sul un palco prestigioso davanti da un pubblico diverso, più cosapevole.
Si esce dalla logica amatoriale e si passa a quella del festival e da li in poi un susseguirsi di massicce presenze (circa 2000 ogni sera), ospiti importanti e scoperte importanti…

Nel corso degli anni sono saliti sul palco dell’Alpheus artisti come:
Mauro Pagani, Nidi d’arac, Radici nel Cemento, Violent Femmes, Collettivo Angelo Mai, Après La Classe, Folkabbestia, Agricantus, Bisca, 24Grana, Feel Good Production, Cappello a Cilindro, Blasted Mechanism (Portogallo, prima volta in Italia!), Davide Van der Sfroos, Tre Allegri Ragazzi Morti, Yuppie Flu, A Toys orchestra, Stefano Rosso, Pino Marino, Acustimantico, Marco Bellotti, Perturbazione, Uccio Aloisi, Zen Circus, Ardecore; per il teatro Antonio Rezza, Andrea Rivera, Serena Dandini e Neri Marcorè e ancora Wu Ming, Kai Zen, Remo Remotti.