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MArteLive fra Spazio e Profondità

Il 10 Giugno, per la penultima serata del MArteLive, tra i vari concorrenti Anna Abet che presenterà il suo progetto fotografico “Spazio e Profondità”. Da sempre amante della fotografia, il suo progetto si focalizza su due concetti fondamentali :spazio e profondità. Con queste parole Anna ci definisce il suo progetto: “Che lo si consideri in quanto luogo illimitato entro cui si collocano gli oggetti reali, oppure come insieme di elementi connotati dalle medesime peculiarità, od ancora sotto la specie dell’estensione concettuale, lo Spazio è compromesso e convenzione. Per quanto sia categoria in genere associata alla estensione nelle tre dimensioni, rappresenta la potenzialità ed il margine d’espressione.

E’ tutto il durante, cesura e mastice fra le parole di un testo, che fra esse crea la tensione e che nutre, nell’organico concatenamento, il significato. Si tratta di una occasione, guadagnata, concessa, confinata entro i margini della carta, conchiusa fra i limiti di inizio e fine di uno spettacolo, di una trasmissione radiofonica o televisiva.

Parliamo di vita vissuta e dell’interpretazione che l’occhio osservatore, nella sua personale selezione umana e, perciò, parziale ed unica, offre e sceglie: tutto lo spazio dell’universo non vale il mastodontico insetto che esegue laborioso il suo compito. Il tempo, inafferrabile e sempre vincitore, è costretto a riconoscersi nel bianco e nero della scena: ferma, eppure in progresso. Un costante movimento verso l’immobilità del primo motore immobile: agognata e tanto temuta; una scalinata che sintetizza la propria ragion d’essere nel susseguirsi dei gradini, in modo che quasi la meta sia un esito mortifero da evitare. Si tratta dell’incrocio dei colori che partorisce forme, della sintesi luminosa verso la nascita di spessore, fisicità, esistenza: profondità. Non sono le dimensioni a definire lo spazio ma l’occhio ad individuarne la più intima natura.”