Teatri Di Vetro. Un festival dedicato alla scena contemporanea
La quinta edizione, costruita attraverso il monitoraggio del paesaggio contemporaneo, segue la sua ispirazione originaria per restituirsi alla città come un cantiere in cui confluiscono formati artistici diversi, componendo una mappa geografica allargata di luoghi e creazioni, in cui oltre agli artisti e agli operatori anche i cittadini diventano parte integrante dell’evento.
Le compagnie
Teatro del Lemming, Punta Corsara, Erosanteros, Dario Giovannini/Aidoru, Reggimento Carri, Ruotalibera teatro/Tiziana Lucattini
Quotidiana.com, Teatri di Vita/Francesca Ballico, Teatro delle Moire, Simona Bertozzi, Chiara Frigo, Alessandra Cristiani,
Claudio Angelini + “naphtalina”, CaRma/Scompiglio, Compagnia MusellaMazzarelli, Garten, Progetto Brockenhaus,
Paola Lattanzi/Gruppo Aska, c.ia Danza Flux, Stefano Taiuti, Federica Falancia, Compagnia Dionisi, Chiara Tomarelli,
Marta Sponzilli//Bussypeople, Benedetta Capanna, Paola Bianchi, Maria Paola Zedda, Sonusloci, Daniele Spanò,
Canio Loguercio, Maggiori/Alessandrini/Bomba, Vittorio Formisano, Teatro Rebis
I progetti speciali
Il profumo del pane di Daniele Spanò è una videoinstallazione che ha origine dall’incontro con gli abitanti
del quartiere Garbatella chiamati a raccontarsi attraverso ciò che di più intimo li rappresenta: i ricordi.
Il morfing sentimentale Amaro Ammore di Canio Loguercio chiede di elaborare e abbandonare, in una delle tante urne,
realizzate da Vittorio Formisano e disseminate in città, la propria personale supplica d’amore
per affidarla alla rielaborazione dei poeti.
Gli effetti collaterali
Gli eventi che ‘fuoriescono’ dalla programmazione…
Soli contro tutti di Dario Giovannini e la sua orchestra di chitarristi costruita su bando internazionale;
Tenerezze urbane di Maggiori-Alessandrini-Bomba laboratorio sul ‘bene comune’ aperto a tutte le età;
il laboratorio di danza con Simona Bertozzi in collaborazione con lo Spazio polifunzionale Duncan 3.0;
il Convegno sulla Danza Contemporanea in collaborazione con il Coordinamento Danza Lazio CORE.
Occasioni di approfondimento quali il Meeting C.Re.S.Co, la fanzine Susanna e la presentazione del volume
La parola e la scena di Silvana Matarazzo restituiscono uno spazio di incontro e di scambio.
I luoghi
Gli artisti negli otto giorni di programmazione si alterneranno sul palco del Teatro Palladium, dell’Angelo Mai
e del Teatro Ambra, negli spazi urbani della Garbatella, dall’Asilo nido al ponte della Metropolitana,
fino a lambire il quartiere Pigneto con la Centrale Preneste.
In un’ottica plurigenerazionale TDV5 guarda nella multiforme produzione artistica contemporanea cercando le tracce del pensiero, l’artigianalità degli autori, l’amabileimperfezione di chi ricerca. Compone un affresco affiancando gesti poetici diversi in una geografia composta da luoghi e accadimenti.
Sostiene processi, include laboratori, dialoga con la società, interagisce con gli abitanti. Propone il gioco come atto necessario e si restituisce alla città moltiplicando gli sguardi sulla nostra identità.
Nelle fibre dell’organismo, tra pieni e vuoti, si accendono ricordi, suppliche d’amore, pensieri collettivi, immagini e poesia, prospettive sul presente, empatia e anaffettività, origine e sacro. Si compongono attorno all’unico nodo espressivo, il corpo. Povero e disagiato nel nostro presente disfatto.
È una fabbrica di visioni.
Chiede di partecipare, di fermarsi e procedere, di incontrare e tenere viva la domanda.
Roberta Nicolai