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Programma completo finali Regionali del Lazio

Ogni martedì dal 3 al 31 maggio 2011 la fase regionale di MArteLive in attesa della finalissima nazionale di settembre. Ospiti confermati dei 5 appuntamenti romani Quintorigo, Nidi D’Arac, Non Voglio che Clara, Giorgio Canali (play Joy Division), Tim Burton Show, Tonino Carotone, Marco Fabi, Giovanni di Iacovo e Bobo Rondelli

Ogni martedì dal 3 al 31 maggio 2011, h 21.00
INGRESSO 10 € – Ridotto con BIBLIOCARD  7 €

ABBONAMENTO 25 € – Ridotto con BIBLIOCARD 20 €
Alpheus Club, via del Commercio 36 – Roma – Prevendite su www.greenticket.it

ON LINE IL PROGRAMMA DEGLI EMERGENTI del 3 MAGGIO

Torna anche quest’anno MArteLive, lo Spettacolo Totale, il festival multi-artistico nazionale che giunge alla sua undicesima edizione. Si parte il 3 maggio all’Alpheus di Roma con le finali regionali del Lazio con ospiti Quintorigo, Marco Fabi e Nidi D’Arac. Gli appuntamenti romani proseguiranno ogni martedì fino al 31 maggio per poi raggiungere per tutta l’estate le 15 regioni coinvolte.

Ogni martedì all’Alpheus si esibiranno contemporaneamente circa 150 artisti diversi distribuiti nelle 16 discipline artistiche che compongono l’evento.

Musicisti, attori, registi, autori, pittori, fotografi, grafici, fumettisti, dj, vj, performer, ballerini, artisti di strada, artigiani rappresentano l’universo artistico intorno al quale muove un vero e proprio movimento artistico che tra il 2009 e il 2011 ha permesso al MArteLive di crescere e affiancare ai numerosi club romani alcune tra i più prestigiose location d’Italia.

Undici anni di lavoro per dare spazi e nuove idee alla cultura a 360° con migliaia di eventi organizzati, artisti scoperti e lanciati, iniziative e collaborazioni che fanno di MArteLive un laboratorio di sperimentazione continua e multiforme sia per il suo format che per il suo modello organizzativo.

PROGRAMMA COMPLETO DAL 3 al 31 MAGGIO 

3 maggio
Guest:
Nidi D’Arac
Quintorigo
Marco Fabi
Giovanni Di Iacovo (Letteratura)

10 maggio
Guest:
Non voglio che Clara
Giorgio Canali Plays Joy Division
Tim Burton Show

17 maggio
Tonino Carotone

24 maggio
John De Leo

31 maggio
Bobo Rondelli

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Ospiti 3 maggio 2011

Nidi d’Arac

I Nidi d’Arac a Roma prima del tour INTERNAZIONALE che partirà da Lecce con la data 0 del 29 Aprile e poi proseguirà per Firenze il 30 Aprile, il 3 Maggio a Roma e poi via in Olanda, Germania, Svizzera (Montreux Jazz Festival in collaborazione con Puglia Sounds e Italia Wave Festival) UK (prestigiosissimo WOMAD Festival, Cambridge, Sidmouth e Notthingham Hill River Side Festivals), Francia, Spagna, Polonia, Belgio, ecc. Inoltre il disco Taranta Container sarà pubblicato e distribuito in tutto il mondo dall’etichetta tedesca Galileo.


Quintorigo
La “factory” Quintorigo si è rimessa al lavoro: dopo la recente, travolgente tournée del Play Mingus, dopo aver rimasticato il jazz di uno dei grandi pitecantropi eretti e dopo aver il Top Jazz nel 2009 come miglior formazione jazz dell’anno, per il nuovo progetto la band ha deciso di rimodellare la propria personale idea di ital-rock, componendo un disco completamente in lingua inglese e chiedendo ad una delle attrici/cantanti icone del momento, Juliette Lewis, di suggellare con la sua unica e sensuale voce ad alcuni brani del loro nuovo album, English Garden. Un disco che già dal titolo rivela le ambizioni della band.

Marco Fabi
Marco Fabi nasce a Roma in una famiglia che vive da sempre a stretto contatto con il mondo della musica e dello spettacolo.
Attratto inizialmente dalla chitarra, cerca spontaneamente di estrarne accordi e sonorità non convenzionali, sfruttando soprattutto le cosidette “accordature aperte”, che lo portano anche a comporre canzoni pensate soprattutto in inglese. 
Dave Mattews…Ben Harper… Ani Di Franco…John Lennon ed il nostro mitico Lucio Battisti, sono sullo sfondo dei suoi momenti ispirativi, e lo aiutano a sviluppare uno stile personale, sempre alla ricerca di soluzioni armoniche mai scontate.
Presenta RUMORE AMORE è il nuovo disco di MARCO FABI (etichetta Wing/Edel) uscito a settembre 2010 (negli store digitali da giugno), dopo un accurato lavoro di composizione e produzione che ha impegnato il cantautore per circa un anno.

Giovanni di Iacovo

Giovanni Di Iacovo (Londra, 1978) ha esordito con il volume Sporco al Sole-Racconti del Sud Estremo(Besa) poi con 11 Under 30 (Castelvecchi) passando per il romanzo  Sushi Bar Sarajevo (Palomar) poi il volume di “cover” difiabe famose in versione pulp dal titolo E morirono tutti felici e contenti (Neo Edizioni) fino al suo ultimo lavoro Tutti i poveri devono morire (Castelvecchi).
Esperto di culture borderline e instancabile esploratore dei luoghi e delle realtà più bizzarre del globo, è stato il vincitore della sezione letteratura della Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo – Sarajevo, 2001) è direttore delFestival delle Letterature dell’adriatico. Suoi racconti sono stati messi in scena nello spettacolo Viaggio nelle Metropolisinsieme a Stefano Benni, David Riondino e Roberto “Freak” Antoni.

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NON VOGLIO CHE CLARA
Attivo dalla seconda metà degli anni novanta, Non voglio che clara ha esordito discograficamente nel 2004 con l’ep ‘Hotel Tivoli’, pubblicato da Aiuola Dischi. Hotel Tivoli, scrive Beatrice Finauro è una riflessione sul mestiere di vivere, i sentimenti, le relazioni amorose in particolare. Due anni dopo il gruppo ritorna con un album omonimo che contiene una manciata di brani sulla miseria e lo squallore, sul disincanto e il non-amore. 
Nel 2010 Non voglio che Clara pubblica il nuovo disco, ‘Dei Cani’, prodotto da Fabio de Min e Giulio Ragno Favero.

GIORGIO CANALI PLAYS JOY DIVISION

Love will tear us apart (again). L’amore ci farà a pezzi (di nuovo).
Un omaggio ai Joy Division nato lo scorso anno, nel trentennale della scomparsa di Ian Curtis, leader del gruppo. Joy Division è parte della nostra vita, colonna sonora della nostra età più verde e mai dimenticata in un cassetto della memoria. Erano gli anni del punk e della sua forma più scura, la new wave, dilettanti in trincea ad esprimere non tecnica e maestria, ma emozioni autentiche, flash abbaglianti di un futuro improbabile ammalato di autodistruzionismo. 
Con chitarre e voci, Angela Baraldi (cantante e attrice), Steve Dal Col (già con Frigidaire Tango e Rossofuoco) e Giorgio Canali cercano di ricreare questa sensazione, in un acquerello sonoro dalle tinte più che fosche, illuminato da qualche lampo al neon, in un contesto che fa risaltare la “rarità” dell’essere “sopravvissuti” a molto e a molti.

info:www.myspace.com/giorgiocanaliwww.locusta.net

SPLEEN ORCHESTRA CON “TIM BURTON SHOW”
Come quasi tutte le grandi idee la Spleen Orchestra nasce quasi casualmente, nel dicembre 2009, quando venne proposto a Silvano “Spleen” di organizzare una serata omaggio a Tim Burton in un piccolo locale della Brianza. 

Silvano Spleen è un affermato pianista e compositore noto nell’ambiente per la sua smisurata passione per il regista americano. Accetta subito pur non avendo bene idea di cosa farà….la sola idea di organizzare uno spettacolo ispirato al suo mito lo riempie di entusiasmo. Le atmosfere gotiche, l’universo freaks, la commistione di malinconia e dolcezza del compositore Danny Elfman appartengono al suo mondo musicale, in un percorso artistico profondamente segnato dall’immaginario timburtonesco. 

Inizia il reclutamento di personaggi  in linea con il bizzarro progetto che si sta delineando. Vecchi soci di gavetta nell’underground musicale, ma anche artisti, artigiani, tecnici e saltimbanchi.L’idea è quella di raccontare il celebre regista attraverso un proprio linguaggio musicale (inutile competere con i mezzi Hollywoodiani) ma mantenendo intatto lo spirito poetico; cercando di riportare, con un taglio “indie”, un immaginario musicale e visivo di estrema ricchezza e complessità per un vero e proprio viaggio attraverso i film cult di Tim Burton.

Viene così a delinearsi il primo embrionale progetto della Spleen Orchestra – Tim Burton Tribute Show.

Lo spettacolo sin dai primi allestimenti riscuote un importante successo.

La band inizia a lavorare seriamente; avvengono vari cambiamenti di line-up (l’esecuzione musicale di pezzi estremamente complessi richiede musicisti all’altezza) sperimentazioni e ampliamenti nel repertorio.

Iniziano a moltiplicarsi le date. Ed ogni concerto è un occasione per testare, cambiare, sperimentare, migliorarsi. Ma anche per capire le straordinarie potenzialità del progetto nonché l’assoluta unicità.  La sua trasversalità permette di calcare vari ambiti: dai teatri ai locali live, dalle scuole alle feste all’aperto …. e ogni volta si crea uno straordinario coinvolgimento del pubblico che “partecipa” allo show spesso travestendosi a tema.

Cresce il consenso presso il pubblico e gli addetti ai lavori e la Spleen Orchestra inizia a suonare davanti a platee importanti come al Bloom di Mezzago, al Live Forum Assago, alla Festa Provinciale dei PD di Lecco, al Siddharta di Prato; il nome inizia a girare insistentemente nell’underground milanese destando l’interessa di testate quali Repubblica e Corriere nonché varie emittenti radiofoniche locali.  Oggi la Spleen Orchestra è una realtà che si sta consolidando sempre più nel panorama nazionale.

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TONINO CAROTONE

È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto.
Nell’introduzione al fortunatissimo singolo ‘Me cago en el amor’ (ripresa anche in ‘Acabaràs como siempre’) la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali.

Antonio de la Cuesta, Toñin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un
quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina,
Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano.

Dopo l’incontro e l’inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d’arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. La sua musica è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all’italiana degli anni ’60 e dei primi anni ’70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia. Ci sono anche omaggi diretti ed espliciti alla canzone italiana nelle versioni di ‘Tu vuo’ fa l’americano’ (di Renato Carosone) e di un’hawaiiana ‘Sapore di mare’, trasformata in un inno antimilitarista, o ‘La festa del raccolto’, invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Insomma, canzoni che odorano dei cortili delle vecchie case di ringhiera, quelle con il cesso sul ballatoio e la polverosa Cinquecento parcheggiata in un angolo.

È a fine 2008, con il nuovo disco CIAO MORTALI!, che Tonino fa di nuovo prepotentemente capolino nella scena musicale italiana. All’album partecipano amici di lunga data come Manu Chao, Eugene Hutz dei Gogol Bordello e la Bandabardò, ospite nel brano Primaverando”.
A seguito dell’uscita del disco, arrivano i riconoscimenti: oltre alle recensioni positive sulla stampa, Tonino è chiamato come ospite in varie trasmissioni televisive, come Parla Con Me, Chiambretti Night e Scalo 76, e radiofoniche
come Gli Spostati, Fegiz Files e Caterpillar.

Il 22 dicembre 2008 viene inoltre premiato al Teatro Politeama di Napoli con il prestigioso “Premio Carosone alla carriera come miglior artista straniero”.
Emblematiche le parole del presidente della manifestazione Federico Vacalebre nel conferire il premio a Tonino: “La sua ironia, il suo stile assolutamente personale, lo rendono uno de massimi rappresentanti della canzone d’autore contaminata, nel solco di una tradizione di cui Renato è stato uno dei grandi interpreti.”

Il 2009 inizia con una serie trionfale di date in Italia e all’estero (Spagna, Grecia, poi Cile ed Argentina); il 1 maggio, festa nazionale del lavoro, Tonino è inoltre ospite del grande Concerto del Primo Maggio a Roma, in piazza San Giovanni. Sale infatti sul palco insieme agli amici della Bandabardò, per cantare insieme “Bambino”, storico brano del maestro Carosone.
Con l’estate, Tonino Carotone partecipa ai più importanti festival italiani come l’Italian Wave, Sherwood, Metarock, e spagnoli come l’Extramusic di Merida e il BAM di Barcellona. In autunno ritorna in sudamerica con Manu Chao per una serie di concerti negli stadi argentini. Ultima bella notizia, viene chiamato dal famoso regista Serbo Emir Kusturica per partecipare al suo Film & Music Festival di Mecavnik. A primavera riparte il tour nelle principali città italiane, con la sua carica di ironia e divertimento, assolutamente irresistibile…

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JOHN DE LEO

John De Leo insieme ad un anomalo ensemble di ingegnosi quanto spericolati strumentisti presenta i brani dell’ultimo lavoro discografico ricreandone le sonorità. La canzone e i suoi deflussi, l’astrazione jazzy, le alchimie tra acustico ed elettronico, fino alle atmosfere classiche e contemporanee.

Musica e Installazione Video, conducono lo spettatore in un viaggio psicotropo attraverso i possibili mondi inattesi, sottointesi, stupefacenti che abitano John De Leo.
Tecnicamente, la videomusicazione dello spettacolo è sempre ricomposta ad ogni evento e in tempo reale; ogni campionamento o manipolazione sonora e visiva avviene al momento.

john de leo> voce
fabrizio tarroni> chitarra
dario giovannini> chitarra, fisarmonica
christian ravaglioli> oboe, corno inglese, fisarmonica (pianoforte)
massimo ottoni> video-scenografie

 

BIOGRAFIA
Cantante, compositore, performer. E’ la voce più interessante del panorama italiano dell’ultimo decennio. Ha collaborato con: Rita Marcotulli, Stefano Benni, Banco del Mutuo Soccorso, Teresa De Sio e Metissage, Ambrogio Sparagna, Carlo Lucarelli, Stefano Bollani, Paolo Fresu, Danilo Rea, Furio Di Castri, Roberto Gatto, Alterego e Louis Andriessen, Nguyen Le, GianLuigi Trovesi, Franco Battiato, Enrico Rava, Carmen Consoli, Mederic Collignon, Ivano Fossati, Antonello Salis, Gianluca Petrella, Alessandro Bergonzoni, Maurizio Gianmarco, Fabrizio Bosso, Trilok Gurtu.

 

Con Quintorigo ha partecipato ai Festival di San Remo ’99 e 2001 vincendo un Premio della Critica e due Premi come miglior Arrangiamento, e Premio Tenco ’99. Il CD di John De Leo “Vago Svanendo” (Carosello 2008 prodotto da Adele Di Palma) ha vinto Premio della Critica di “Musica & Dischi”.

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BOBO RONDELLI

Nuovo album pubblicato il 22 Maggio 2009 per il musicista cult livornese, vincitore del Premio Ciampi e che vanta collaborazioni con Stefano Bollani, Nada e altri grandi artisti:

“Per Amor Del Cielo” ha ottenuto ottime recensioni da parte della critica e grande successo di pubblico. Il disco è arrivato tra i 5 finalisti del Premio Tenco come Miglior Album dell’Anno.

Nel mese di Maggio è uscito anche  il film “L’Uomo Che Aveva Picchiato La Testa”, per la regia di Paolo Virzì. Si tratta di un fIlm con Bobo Rondelli, sulla sua vita e su Livorno. Partecipano infatti musicisti, poeti e artisti in generale della città labronica. Una sorta di Livorno Social Club.

Il 15 gennaio 2010 è uscito il nuovo film di Paolo Virzì “La Prima Cosa Bella”: Bobo ha partecipato in qualità di attore con un suo straordinario cameo.

ll 2 e 3 febbraio Bobo è stato ospite, con la sua band, della trasmissione televisiva “Parla con Me” condotta da Serena Dandini ed in onda su Rai 3.

Geniale ed eclettico artista, dimostra la sua poliedricita in tv, nello spot Citroen DS3, in cui presta la voce ad un giovane Marcello Mastroianni che, accanto ad altre due icone universali come John Lennon e Marilyn Monroe , esorta ad abbandonare il passato, per vivere la vita. Adesso.

 

BOBO RONDELLI è in tour con il suo spettacolo dissacrante: un misto di canzoni, cabaret e teatro.

 

“Per Amor Del Cielo”

 

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lazio, martelive 2011, nidi d'arac, Quintorigo