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SI PARTE.. il 5 Febbraio

Finalmente dopo sette anni il concorso MArteLive assume una dimensione nazionale, ed arriva anche al Sud. Si parte il 5 Febbraio, le selezioni saranno effettuate al B-Side di Rende (CS), segnalato dal MEI di Faenza tra i migliori 4 live club d’Italia.
Perchè a MArteLive vogliamo il meglio.
Dal 5 Febraio per tutti i martedì fino ad Aprile, quando ci sarà la finalissima regionale, verranno effettuate le selezioni:

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Alla Factory Occupata il 5′ Tributo a Fabrizio De Andrè

La faccia al vento, la gola al vino e mai un pensiero

5° tributo a Fabrizio De André 18 19 Gennaio 2008
Ogni giorno dalle ore 22.00

Venerdì 18 Gennaio 2008

REIN
CARLO GHIRARDATO
U.N.O.
IL FILO D’ERBA
FRANGAR NON FLECTAR
ENRICO PEZZA
DDRcut
NICOLAS ALDO PARENTE
MASSIMILIANO D’AMBROSIO

Sabato 19 Gennaio 2008

JASON MCNIFF
DUDU MORANDI (MCR)
FILIPPO GATTI
FEDERICO PALLADINI
MASSIMILIANO D’AMBROSIO
FONDAZIONE G.
NORA TIGGES MAZZONE
MARIELLA GAETA
TONY BRUNETTI
NED LUDD
LEGITTIMO BRIGANTAGGIO
BETTY VEZZANI (MCR)
VERBAMANENT

Per informazioni: www.factoryoccupata.it

www.factoryoccupata.it

La Factory si trova all’ altezza del Ponte di Ferro a Roma (Ostiense-Piramide)
in Riva Ostiense sulla sponda sinistra del tevere.
Per vedere la mappa:
http://www.factoryoccupata.com/site/index.php?option=com_content&task=view&id=38&Itemid=58

La Minaccia. Un documentario di Silvia Luzi e Luca Bellino

“Quando finirà il petrolio in tutto il mondo, al Venezuela ne resterà ancora molto. Per questo dobbiamo difenderci. Con la Bielorussia ci siamo accordati per la realizzazione di un sistema di difesa aerea integrale… Che fine ha fatto Saddam
Hussein? Non aveva bombardieri né missili per difendersi, noi ci stiamo armando… Perché il più grande governo terrorista di questo pianeta è il governo degli Stati Uniti!”.

Hugo Chávez parla dal suo aereo presidenziale e apre così il documentario La Minaccia, in programma domenica 20 gennaio a OFFICINE-CINEMA BISTROT, via del Pigneto 215.

Domenica, aeroporto di Caracas, partenza per Alò Presidente. Destinazione sconosciuta.
Il viaggio all’interno di un Paese “in rotta verso il socialismo del XXI secolo” inizia all’alba, e diventa il pretesto per affrontare le contraddizioni di una rivoluzione socialista così difficile da comprendere se osservata al di qua dell’Atlantico.
La politica socialista di Hugo Chávez, al potere dal 1998, ha radicalmente cambiato la fisionomia del Venezuela che da stato satellite degli Stati Uniti è diventato il simbolo dell’ ”altro mondo possibile”.

“Alò Presidente è come prendere i missili più potenti e iniziare a bombardare”.
Hugo Chávez, camicia rossa, aria compiaciuta, parla della sua macchina da guerra: la trasmissione
televisiva che ogni domenica, dal 1999, inchioda davanti agli schermi un popolo adorante. Ogni scelta politica si consuma in diretta: dal licenziamento di un dirigente statale, ad una nuova legge sul divieto di trasmissione radiofonica delle gare ippiche, dall’invito a smettere di fumare ad un nuovo accordo di politica internazionale.
La destinazione diventa la puntata 288, profondo est del Venezuela, fiamme delle raffinerie a fare da sfondo. Il Presidente caudillo lancia il socialismo petrolero, il modello economico socialista che “non può prescindere dall’arma del petrolio” e impone al Venezuela di prevedere “qualsiasi attacco che arrivi dal nord o dall’est”.
Poi, dopo 8 ore di diretta no-stop, in una base militare il cui nome resta segreto, spiega: “Sono gli aerei più moderni del mondo, i Sukhoi, li stiamo armando qui, abbiamo già il primo
squadrone”, e li mostra, orgoglioso di come un Paese “colonia dell’impero, sia stato liberato”.

“Questo petrolio è per il mondo, per i popoli del mondo” grida Chávez sorvolando in
elicottero la falda petrolifera dell’Orinoco, la riserva di idrocarburi più grande del mondo. Eppure proprio del suo popolo, seduto sull’acqua e sul greggio, sembra dimenticarsi spesso o – come raccontano i suoi sostenitori – “sembra disconnesso dalla nostra realtà”
Nove anni di socialismo non hanno annullato le differenze di classe, la violenza, la paura e la povertà che opprimono tutto il Paese.
Non bastano le misiones governative per abbattere fame e analfabetismo, non bastano gli accordi
internazionali di assistenza sanitaria con Argentina e Cuba e presto Italia. Non basta trasformare aziende private in cooperative socialiste per far decollare l’economia.

La Minaccia si slega dal carisma di Chávez e va ad infilarsi nelle pieghe della società venezuelana, spaccata e attonita di fronte a cambiamenti fin troppo veloci, inebetita dall’onnipresente propaganda e dall’inesistenza di un’opposizione coesa che possa controbilanciare un potere sempre più centralizzato.Sono i mesi caldi dell’apostolato chavista, giorni in cui strade, metropolitane, edifici e piazze si vestono del rosso dei manifesti del Governo: Chávez presenta la nuova Riforma Costituzionale, il progetto politico che “trasformerà il Venezuela in un vero Stato socialista”.

La Minaccia arriva nei ranchos, le baraccopoli basi del consenso chavista, dove armi, povertà e scommesse clandestine si fondono con le tessere del partito perché – nonostante tutto – “qui tutti votiamo per Chávez”, ma arriva anche nelle crepe del consenso dove la Riforma Costituzionale fa paura o non convince.
Negli ospedali al collasso per le troppe morti violente, nei barrios senz’acqua, nei lussuosi club privati dove ci si ripara “perché per strada, in ogni momento, ti può succedere qualcosa”.
Rintraccia gli italiani in coda al Consolato in attesa del passaporto per fuggire, sollevando interrogativi
sulle scelte del nostro Governo e sull’assenza di politiche di reintegro. Del resto “all’estero il
Presidente vende un’altra immagine”, dice chi ha scelto di rientrare, “nessuno sa cosa
viviamo qui, giorno per giorno”.

La Minaccia entra nell’Università statale UCV, cuore di quel movimento studentesco che non appartiene all’oligarchia e che protesta per tre giorni e tre notti contro la chiusura del canale televisivo RadioCaracasTelevision gridando “non vogliamo una patria con un pensiero unico”.
La Minaccia ascolta quei ventenni venezuelani, disorganizzati, spaventati e socialisti e scopre che – forse – “questa non è la soluzione”.

Il 2 dicembre 2007 il referendum per l’approvazione della Riforma Costituzionale voluta da Hugo Chávez ha messo un blocco all’avanzata dello stato socialista.
I sostenitori del NO hanno vinto per un pugno di voti. Le strade di Caracas si sono riempite di fuochi
d’artificio e festa per ore. Non ci sono stati scontri, il Governo ha accettato l’esito delle votazioni ed ha parlato di “prova di democrazia”.
Due giorni dopo il Presidente Hugo Chávez, in diretta televisiva, ha etichettato lo stesso risultato come “una vittoria di merda”.
La Minaccia si ferma ad un passo da quel giorno, quando ancora elezioni e risultati erano lontani. Il tentativo è quello di accompagnare lo spettatore attraverso contrasti via via più evidenti, lasciando il giudizio sospeso ed inafferrabile.
Quando il protagonista è Hugo Chávez – nonostante un referendum – il finale è imprevedibile.

INFO E CONTATTI
www.myspace.com/laminaccia
Silvia Luzi – silluz@hotmail.com
Luca Bellino – lucabellino@gmail.com

Forum delle aggregazioni giovanili

EVENTO DEL FORUM DELLE AGGREGAZIONI GIOVANILI DELLA PROVINCIA DI ROMA
ASSESSORATO ALLE POLITCHE GIOVANILI

 
19 Gennaio 2008, dalle ore 18:00 – Spazio Zip,  Via Mamiani, 6  Frascati (Roma)
 
SaraÌ€ Frascati ad ospitare l’evento di presentazione del forum delle aggregazioni giovanili della provincia di Roma dell’Assessorato alle politiche giovanili: una serata di performance teatrali, concerti, installazioni, video proiezioni e esposizioni voluti ed organizzati dai nodi territoriali della rete del Forum.
 
Il forum eÌ€ stato concepito dall’Assessorato alle Politiche Giovanili della Provincia di Roma, come strumento di partecipazione rivolto ai giovani e come organo che riunisce tutte le aggregazioni giovanili del territorio. 
Un tavolo di discussione per confrontarsi, per mettere in rete esperienze e competenze, delineare gli indirizzi programmatici in ambito socioculturale e per valutare i progetti proposti dai singoli coordinamenti.
 
La serata si apriraÌ€ alle ore 18:00 con una presentazione del Forum e dell’attivitaÌ€ di ciascun nodo territoriale. Alla presenza della Vicepresidente della Provincia di Roma Pina Rozzo e dell’Assessore alle politiche giovanili del Comune di Roma Jean  Leonard TouadiÌ€, si apriraÌ€ un dibattito sull’esperienza del Forum Provinciale sulle prospettive delle politiche giovanili.
A seguire il resoconto del progetto di scambio culturale fra Italia e Siria “Inventando nuovi mondi possibili” organizzato dalla Provincia di Roma in collaborazione con lo SCI. 

NoDisco. Gli appuntamenti di questa settimana

I Cosi venerdi al Classico Village e Ilenia Volpe sabato al Big Bang.
Continuano gli appuntamenti continuano gli appuntamenti con NoDisco, il Party Alternative Rock della capitale. Ogni venerdi al Classico Village e sabato al Big Bang. Per i possessori della MArteLiveCard sconti e agevolazioni all’ingresso.

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Gli appuntamenti di NoDisco

I Cosi venerdi al Classico Village e Ilenia Volpe sabato al Big Bang.
Continuano gli appuntamenti continuano gli appuntamenti con NoDisco, il Party Alternative Rock della capitale. Ogni venerdi al Classico Village e sabato al Big Bang. Per i possessori della MArteLiveCard sconti e agevolazioni all’ingresso.
Al termine dei concerti sempre con i dj resident della serata NODISCO ALEX e DIEGO, già resident di Nonsolottanta, affiancati di volta in volta da altri dj che fanno parte di altre serate della scena rock capitolina.

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Riparte LetteraturaViva all’Absinthe

Riscoprire il piacere della lettura in pubblico e della cultura orale attraverso lo scambio e l’incontro di giovani autori in luoghi comuni come i locali notturni: questo e molto altro è LetteraturaViva, la rassegna di reading poetry ideata da MArteLive per dare spazio e voce alla nuova letteratura underground romana. Si riparte giovedì 17 gennaio alle 22.00 all’Absinthe, via Francesco Negri 39/41.

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