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Roy Paci & Aretuska aprono MArteLive 2009

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SEZIONE CINEMA

La sezione cinema di MArteLive per il primo appuntamento ospiterà 5 cortometraggi in concorso: Alessio Inturri con “R.M.A. Rapina a Mano Armata”, S.Ker con “Le abiure silenziose (autodafé nº5)”,  Renata Rendona con “Water Closet – Rivoluzione dei nostri tempi”, Damaso Perrotta con “Pioggia (scherzo con brio)”, Giovanni Lupi e Yassim Yaghmay con “Zero: Totem e Tv”.

In giuria
Massimiliano Nardulli (Consigliere artistico Festival Européen du Film Court de Brest)
Marta Salvatori (Responsabile sezione internazionale Arcipelago – Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini)
Giampiero Francesca (Inside Art)
Glauco Almonte (Cinema del silenzio) 
Flavia Montecchi (Inside Art)
Elisabetta Colla (Taxi Driver)
Riccardo Iannaccione (Superga Cinema)
Claudia Formica e Stefano Fontanella (studenti della Scuola di Cinema di Roma)

Schede tecniche e info sugli artisti:
1)  “R.M.A. Rapina a mano armata”    di Alessio Inturri (28·4·09)
Durata: 14′
Genere: azione 
Sinossi: 31 dicembre. Forse oggi è solo l’ultimo giorno di lavoro dell’anno. O forse no. 6 persone escono dalle loro case con in testa tutto quello che bisogna ancora sistemare in banca prima che l’anno finisca. Con uno straccio, con un computer, con una penna, con una pistola…
Biografia: Alessio Inturri lavora come regista e assistente alla ragia. Ha lavorato in diverse fiction italiane tra le quali “Caterina e le sue figlie”, “Carabinieri”, “Cuore contro cuore”, “Il bello delle donne” e molte altre.

2) “Le abiure Silenziose (autodafè n°5)”    di S.ker (28·4·09)
Durata: 12’19”
Genere: drammatico   
Sinossi: la confessione di un uomo, tra sogno e realtà
Biografia: S. Ker si diploma con lode nel 2008 in Regia Cinematografica presso la NUCT–Cinecittà. Attualmente scrive e lavora come sceneggiatrice. “ Le Abiure Silenziose (autodafé n. 5) ”  è la sua opera prima.

3) “Water Closet  – Rivoluzione dei nostri tempi”    di Renata Rendona (28·4·09)
Durata: 16′
Genere: documentario
Sinossi: “…elevare al rango di opere d’arte oggetti di uso comune!” Sono le parole di Duchamp, l’ispirazione alla ricerca delle origini, degli aneddoti e delle particolarità di un oggetto da tutti usato, ma di cui nessuno parla. Documentario su una delle più geniali invenzioni dell’uomo che fa di tutti noi un popolo civile.
Biografia: Renata Rendona non si definisce una regista, il suo lavoro nasce dalla voglia di sperimentazione, dall’incessante curiosità e da un importante lavoro di squadra.”Water Closet – Rivoluzione dei nostri tempi” è la sua opera prima.

4) “Pioggia (scherzo con brio)”    di Damaso Perrotta (28·4·09)
Durata: 3′
Genere: “Iperrealismo urbano”
Sinossi: La pioggia e le persone. Come si fanno accorti i loro passi per non scivolare. Il loro modo di schermarsi con tessuti impermeabili e scivolosi,come forse si sentono più intimi in quelle capannine colorate che chiamano ombrelli o parapioggia. Per una volta non pariamocene, ma restiamo a guardarla.
Biografia: Damaso Perrotta regista, assistente al montaggio ha collaborato con il gruppo AdMaiora a “Coffee and Cinema” realizzato all’interno del progetto 48 Hour Film Project 2008, nello stesso anno realizza “Pioggia (scehrzo con brio)”.

5) “Zero: Totem e Tv”    di Giovanni Lupi e Yassmin Yaghmay (28·4·09)
Durata: 7′
Genere:drammatico   
Sinossi: un uomo, poi un bambino, poi di nuovo un uomo. Davanti allo specchio, davanti alla televisione. L’uomo cerca di liberarsi dalle ansie generate dal “ricatto         della paura e dell’amore”. Deve prima liberarsi, però, del timore che il potere cerca di incutergli e del senso di colpa che il rispetto delle regole familiari gli ha             imposto quando era bambino. Solo allora l’uomo-bambino sarà libero. E ripartirà. Da Zero.
Biografia: Giovanni Lupi è poeta, scrittore, pittore. Si avvicina al video per cercare una sintesi tra le forme espressive in cui si è già inconsapevolmente avventurato. Come hobby fa l’avvocato.
Yassmin Yaghmai, metà iraniana e metà romana,  ha avuto il suo primo approccio col mondo del cinema autoprodotto con il corto “Zero: totem e tabù”. Ha frequentato la Scuola Romana dei Fumetti e L’Accademia di belle arti per poi iscriversi al Dams, all’università di RomaTre, continuando a coltivare la sua passione per il fumetto.