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Autore: Administrator

Gli Scaramouche a Firenze per ArtisanArt Mon Amour

Domenica 30 settembre BAR DEANNA, Piazza della Stazione 52/55R – FIRENZE (Santa Maria Novella ore 14:00/23:00
Arte, musica e artigianato al Bar Deanna per ArtisanArtMonAmour 

ArtisanArt Mon Amour è un evento dedicato alle più disparate sfaccettature dell’arte che unisce musica, artigianato artistico, arti visive ed enogastronomia. Dalle ore 14:00, nel dehor esterno del locale, sarà possibile accedere alla mostra mercato dove saranno esposti creazioni esclusive di artigiani selezionati  tra monili, oggettistica e moda, rigorosamente ideati e realizzati a mano secondo l’arte della tradizione artigiana. L’evento sarà dedicato, inoltre, al finissage della mostra “Metallo Nobile” di Guja Piazzesi, eclettica artista che modella e crea le sue opere con materiali naturali e di recupero.

In serata, a chiudere l’evento, gli Scaramouche si esibiranno in concerto con la loro carica folk, rock e con rimandi al cantautorato italiano. Oltre a presentare brani inediti, scritti e interpretati da Michele Lombardi, il gruppo si cimenterà nella riproposizione del meglio della tradizione popolare salentina, dove tarantella e pizzica si fondono con toni che vanno dal noise al dark, dal rock al western. Gli Scaramouche inoltre, proporranno delle rielaborazioni, in chiave folk, delle canzoni che hanno fatto la storia della musica italiana: “La ballata dell’amore cieco” di De Andrè, “E cantava le canzoni” di Rino Gaetano, “Il ballo di San Vito” di Vinicio Capossela, “Vengo anch’io” di Enzo Jannacci  e molte altre.

Scaramouche

Gli Scaramouche sono nati nel 2005, con un nome che è un omaggio alle grandi maschere della commedia dell’arte italiana. Nel 2006 hanno pubblicato il nostro primo cd omonimo con Emi Records, accompagnato da ottime recensioni da “Rockstar” e “Il mucchio selvaggio”. Il gruppo ha sospeso l’attività nel periodo 2008-2010, decidendo nel 2011 di ricominciare a suonare insieme e di incidere un cd autoprodotto, “Camminando…”

Oltre ad esibirsi in vari locali, serate folk, feste dell’unità, hanno suonato a festival importanti, come il Neapolis Festival nel 2006, il Solopaca Folk Festival del 2006 (aprendo per Enrico Capuano), la Festa della musica di Senigallia del 2007. Nel 2006 hanno aperto il concerto dei Toto all’aeroporto del Cinquale (Ms).

Berlino_Vuoti a rendere

vuotiarendere flyer RNCon il primo appuntamento del ciclo “Berlino_Vuoti a rendere // Laboratorio di Esplorazione Urbana e Fotoracconti”, 
inizia la collaborazione tra 42mm e Berlino Explorer. 

Progetto di esplorazione urbana, in cui la fotografia ha un importante ruolo di indagine e documentazione, 
si prefigge di analizzare sul posto le fasi dell’evoluzione della città e i suoi cambiamenti sociali, 
che da sempre hanno una forte influenza sull’assetto architettonico e urbanistico.
Berlino 1_4 Novembre
 
Zuleika Munizza www.berlino-explorer.com
Rina Ciampolillo www.42mm.com
 
 
foto: Rina Ciampolillo
 
http://berlinoexplorer.blogspot.de

A Torino, Con il SUD

MANIFESTAZIONE PER IL SESTO ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE CON IL SUD. All’interno del programma fotoregportage a cura delle SCUDERIEMARTELIVE.

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Area765 in concerto a Passo Corese

Sabato 08/09/2012 – 22.30 – Piazza Salvo D’Acquisto – Passo Corese – Fara Sabina (RI). Continua il tour degli Area765 che l’8 settembre torneranno in concerto nella loro terra in Piazza Salvo D’Acquisto a Passo Corese in Provincia di Rieti.

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Sette, libro d’artista ed incisioni

Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Virginia Carbonelli, Alessandro Fornaci, Laura Peres, Giorgia Pilozzi, Lucia Sforza.

Sette, libro d’artista ed incisioni.
a cura di Simona Pandolfi

Inaugurazione Giovedì 13 settembre 2013 alle ore 19.00. Saranno presenti gli artisti.
Giovedì 13 settembre alle ore 19.00, la__linea di Roma, inaugura la mostra  Sette, libro d’artista ed incisioni. 

La lineaartecontemporanea apre la stagione espositiva 2012/2013 con l’esposizione del libro Sette, un libro d’artista collettivo ideato e realizzato dagli artisti Gianna Bentivenga, Maria Pina Bentivenga, Virginia Carbonelli, Alessandro Fornaci, Laura Peres, Giorgia Pilozzi, Lucia Sforza nel 2012.

Oltre al libro verranno esposte le sette incisioni su carta hanemule (carta hanemule usata anche per la tiratura del libro che consta di 22 esemplari) negli spazi espositivi della linea di via San Martino ai Monti. Tutte le matrici sono state lavorate dai 7 artisti e quindi sono un prodotto collettivo e sperimentale eseguito con tecniche incisorie varie: ceramolle, acquaforte, puntasecca, trapano elettrico, acquatinta. 

La mostra, il libro Sette e le relative incisioni sono il frutto di un lungo lavoro collettivo, iniziato nella galleria lineartecontemporanea di via San Martino ai Monti con il gioco Ehi tu! Quello è il mio spazio! – il cui regolamento è stato redatto da Giorgia Pilozzi – e poi proseguito nello studio d’artista Bentivenga di via Nansen per la tiratura delle opere e la realizzazione dei volumi. 

Gli artisti in mostra presentano formazioni differenti: alcuni hanno trovato nell’incisione il terreno privilegiato delle loro ricerche, altri sono soliti sperimentare ulteriori linguaggi come la pittura, la fotografia, l’illustrazione e la video arte. L’intento dell’iniziativa, come spiega il regolamento, era quello di testare una nuova forma di cooperazione tra artisti operanti nello stesso settore in una sfida creativa tra istinto e ragione. Abolito il dogma della proprietà, quasi per una sorta di inversione di senso, la norma fondante del gioco prevedeva l’irrompere nello spazio altrui che può e deve essere conquistato graficamente.

La dimensione ludica ha permesso agli artisti di confrontarsi con varie tecniche (ceramolle, acquaforte, puntasecca, trapano elettrico, acquatinta) e linguaggi. Seppure in misura differente tutti hanno operato –  direttamente o indirettamente mediante consiglio –  sulle sette lastre. Procedendo per strati e per diversi bagni nell’acido, gli incisori hanno manifestato una meditata attenzione formale congiunta a un profondo rispetto per gli interventi di tutti i partecipanti.

Le opere esposte, quindi, “raccontano” l’unione delle diverse cifre stilistiche. In alcune stampe prevalgono schemi astratti soprapposti – segmenti circolari, forme geometriche, piogge di segni e linee incrociate – che si dispongono nello spazio evocando ricordi, suoni interiori, e atmosfere. In altre incisioni, invece, si impongono eterogenei elementi figurativi: l’uomo-totem con lo sguardo rivolto al cielo, l’albero con accanto l’apparizione di un busto di sapore antico inserito in una sorta di buffa tazza da caffè e il “cavallo della fantasia” con il volto coperto da una trama di impronte. Linee che invadono lo spazio, macchie nere che velano graffi sottostanti e sospesi puntini. Ogni concorrente è stato guidato dalle tracce che in precedenza sono state lasciate dagli altri incisori. Il segno dell’Io si sovrappone, si incrocia e si interseca con quelli dell’Altro, creando variazioni, mai dissidi. 

Ed ecco che “per gioco”, quasi inconsapevolmente, i giovani artisti sembrano invitare lo spettatore a confrontarsi con maggior leggerezza con le cose del mondo. Citando Italo Calvino, «Nei momenti in cui il regno dell’umano mi sembra condannato alla pesantezza, penso che dovrei volare come Perseo in un altro spazio. Non sto parlando di fughe nel sogno o nell’irrazionale. Voglio dire che devo cambiare il mio approccio, devo guardare il mondo con un’altra ottica, un’altra logica, altri metodi di conoscenza e di verifica. Le immagini di leggerezza che io cerco non devono lasciarsi dissolvere come sogni dalla realtà del presente e del futuro…» [Leggerezza, in Lezioni americane. Sei proposte per il prossimo millennio,1988]. 

Simona Pamdolfi      

 

la___lineaartecontemporanea
via di San Martino ai Monti, 46 – 00184 Roma
dal lunedì al venerdì ore 16.30 – 20.00
www.lalineaartecontemporanea.it
lalinea.arte@libero.it