Skip to main content

Tag: HomePage

Le donne di Isabel Allende Raccontano

Letteratura, teatro e flamenco al Teatro Cometa Off dal 9 al 13 aprile

Si terrà dal 9 al 13 aprile al Teatro Cometa Off (Via Luca della Robbia, 47, Roma) “LE DONNE DI ISABEL ALLENDE RACCONTANO”, uno spettacolo di Manfredi Gelmetti e della compagnia Battito Flamenco. Ancora una volta Gelmetti e Battito Flamenco propongono una lettura nuova e coraggiosa del flamenco, coniugato con i grandi della letteratura e con il teatro.

Le parole di Isabel Allende si fanno danza per parlare, attraverso l’uso di due linguaggi differenti, di donne, delle loro speranze, paure, attese, della lotta che combattono quotidianamente con la vita e per la vita.

Lo spettacolo promuove anche una raccolta di fondi in favore dell’Associazione “Gli Amici di Padre Pedro” (www.amicipadrepedro.org) per progetti sociali e di sviluppo in Madagascar.
 
In scena al Teatro Cometa Off.
Dal 9 al 12 aprile ore 21. Il 13 aprile ore 18.
Biglietti: 15 euro intero – 10 euro ridotto (compresa tessera associativa)
Info: via Luca della Robbia, 47 (Roma) – 06.57.28.46.37 – www.cometa.org/off/
www.battitoflamenco.com

Marcosbanda sul palco per un “festa di parte”

Con loro anche Andrea Rivera, Dario Vergassola, Uccio Aloisi Gruppu, Lele Vannoli. 10 Aprile 2008, ore 17:00 – Piazza Navona – Roma

La Marcosbanda continua a raccogliere consensi e dopo aver ricevuto l’invito ufficiale per partecipare, come unica band italiana, alla prossima edizione dell’FMI di Brasilia, la più importante fiera del Sud America dedicata alla musica indipendente, Il 10 Aprile sarà ancora protagonista nella capitale. Marco Panetta e la sbanda sono stati invitati per dare il contributo a “Festa di Parte”, uno degli appuntamenti della campagna elettorale condotta, per le imminenti elezioni politiche, dalla sinistra arcobaleno. Con loro sul palco di Piazza Navona ci saranno anche Andrea Rivera, Dario Vergassola, Uccio Aloisi Gruppu e Lele Vannoli, prima dell’intervento conclusivo dell’ on. Fausto Bertinotti.

Vincitori dell’edizione 2007 del Premio “Voci per la Libertà – Una Canzone per Amnesty”, la Marcosbanda, già prima della pubblicazione dell’album con CinicoDisincanto, ha raggiunto traguardi prestigiosi, destando la curiosità della stampa e l’affetto del pubblico. Nel 2005 hanno vinto il Premio Speciale Self del contest Rock Targato Italia nel giugno 2006 finalisti al Premio Fabrizio De André (2° in classifica) hanno vinto le votazione sul portale Rockol dello stesso premio. A Solo Musica Italiana, sempre nel 2006, si sono aggiudicati il Premio Speciale della Giuria (presidente Mogol). Infine nel 2007 hanno conquistato, come finalisti del Lazio, la fase nazionale della terza edizione di Primo Maggio Tutto l’Anno.
I ragazzi della “sbanda” non scherzano. A volte sorridono e le loro canzoni fanno sorridere, magari ballano e i loro ritmi fanno ballare, ma la loro musica non è un gioco. Piuttosto si potrebbe definire una “emozione autentica”, nata da un mix di jazz, rock, bossa e funk. Testi reali che parlano di favole, sogni e desideri.

www.marcosbanda.it
www.myspace.com/marcosbandaonline 

Radio Città  Aperta festeggia i suoi trent’anni

L’Associazione culturale “Casa della pace”, in Via di Monte Testaccio 22 presenta IO STO CON VOLONTE’, dibattiti, proiezioni, spettacoli teatrali, musica dal 9 all’11 aprile 2008. Direzione artistica di “AttriceContro”

Nella ricorrenza di quello che sarebbe stato il 75° compleanno di Gian Maria Volonté, tre giornate di teatro per ricordare lo spirito artistico di quello che oltre ad essere stato uno tra i più grandi attori della scena internazionale ha sempre messo la sua arte al servizio della società.
Come è noto Volonté rifiutò, durante la sua lunga carriera, numerosi ingaggi superpagati per dedicarsi al teatro di strada, o a documentari autoprodotti dai contenuti “scomodi” (come quello sull’anarchico Pinelli), per poi tornare al grande cinema solo quando riteneva il film uno strumento di denuncia delle ingiustizie e dei soprusi che il sistema infligge ai più deboli e agli indifesi.
Il suo credo artistico, il profondo rispetto per il suo lavoro, lo hanno reso un esempio di coerenza e di lotta anche dal punto di vista politico, come quando contribuì a stilare un Manifesto per la difesa  della dignità della figura dell’attore. Non ebbe paura di sfidare e “provocare”, utilizzando le sue interpretazioni incredibilmente realistiche per denunciare le storture di un sistema spesso criticato senza sconti.

In questo momento il nostro paese è quasi totalmente privo di spazi per la creazione e la diffusione di una cultura alternativa; la possibilità di lavorare è quasi del tutto riservata ad appartenenti a “caste” esclusive e chiuse. Ci sembra indispensabile, aprire un dibattito su questo momento storico, prendendo spunto proprio dall’eredità artistica che Volonté ci ha lasciato. I dibattiti che si terranno durante le tre giornate organizzate presso la Casa della Pace saranno l’occasione per riprendere un discorso interrotto ormai da troppo tempo: invitiamo quindi attori, compagnie, produttori indipendenti, artisti e giornalisti a partecipare alla discussione e al confronto.

Aprirà la rassegna l’intervento del  prof. Ferruccio Marotti direttore del teatro Ateneo presso università la Sapienza, nonché regista del film-documentario Gian Maria Volontè -Un attore contro-
Parteciperanno al dibattito del 9 aprile la regista Wilma Labate e Carlo Marrapodi (operaio/attore della Thyssenkrupp); sono stati invitati anche i registi Dario Argento, Mario Monicelli ed altri artisti il cui impegno costituisce un esempio di indipendenza del cinema e del teatro dai poteri forti e dal conformismo dilagante.
Durante la tre giorni una suggestiva  mostra  ripercorrerà la storia di Radio Città Aperta con foto, manifesti e altre testimonianze che ripropongono una parte del percorso di una voce che da trent’anni  propone un’informazione libera e indipendente!
Tra gli ospiti presenti:
Olimpia Della Corte (artista visiva) che per l’evento allestirà un micro intervento artistico: Si tratta di tre opere pittoriche ( inedite ) dal titolo ” nel segno ( 3 )” acrilico su tela, due, sono di dimens. 100 x 150 cm e l’ altra 100 x 100 cm. Questi tre dipinti sono 3 frammenti di un progetto grafico/ video/fotografico più ampio che affronta soprattutto nell’ aspetto pittorico il tema dell’ ” osservato/osservatore ” il testimone… costretto o autocostretto alla presenza del suo sguardo…?
Antonio Carletti (autore, attore) che ci regalerà un estratto del suo spettacolo “Tra pochi giorni è natale”, performance teatrale incentrata sulla figura dell’anarchico Pinelli.
Simone Amendola (regista),Stefano Giannuzzi (regista indipendente), Mario Palmieri (attore, regista indipendente) e molti altri!

Programma

9 Aprile

•    ore 18.00 – Documentari e immagini su Gian Maria Volonté
•    ore 19.00 – “Ciro il Piccolo”, film-documentario di Wilma Labate
•    ore 19.30 –  dibattito “L’attore: un mestiere che deve riconquistare spazi e dignità”
•    ore 21.00 – spettacolo teatrale “Se questo è un operaio” di e con AttriceContro
•    ore 22.00 – concerto “Canzoniere della memoria”

10 Aprile

•    ore 18.00 – Gian Maria Volontà, un attore del popolo. Immagini e reperti storici
•    ore 18.45 – “Il cantiere dei dannati” di Geraldine Schwarz
•    ore 19.00 – dibattito: La Rai, le fiction, i casting, la distribuzione cinematografica, i finanziamenti
• Malgré le supérieur chiffre en compagnie de personnes qui ont obligation avec Levitra 20mg , cette demande en contrepartie celui produit reste légèrement inférieure.   ore 21.00 – spettacolo teatrale: “Ballata per una morte bianca” di e con Stefano Seproni

11 Aprile

•    ore 18.00  – documentario “Tre ipotesi sulla morte dell’anarchico Pinelli”
•    ore 19.00 – dibattito: Creare un movimento di artisti popolari impegnati nella costruzione di un tessuto nuovo per conquistare dignità e nuove opportunità: è possibile unendo le forze?
•    ore 21.00 – spettacolo teatrale tratto dal libro “Gli occhi di Piero, storia di Piero Bruno un ragazzo degli anni ‘70” di M. Coccia e F. Giannini

«Io accetto un film o non lo accetto in funzione della mia concezione del cinema. E non si tratta qui di dare una definizione del cinema politico, cui non credo, perché ogni film, ogni spettacolo, è generalmente politico. Il cinema apolitico è un’invenzione dei cattivi giornalisti. Io cerco di fare film che dicano qualcosa sui meccanismi di una società come la nostra, che rispondano a una certa ricerca di un brandello di verità. Per me c’è la necessità di intendere il cinema come un mezzo di comunicazione di massa, così come il teatro, la televisione. Essere attore è una questione di scelta che si pone innanzitutto a livello esistenziale: o si esprimono le strutture conservatrici della società e ci si accontenta di essere un robot nelle mani del potere, oppure ci si rivolge verso le componenti progressiste di questa società per tentare di stabilire un rapporto rivoluzionario tra l’arte e la vita.»

Gian Maria Volonté, 1984