Gli autori in concorso martedi 14…
Martedi 14 in concorso altri nuovi 4 giovani autori si esibiranno al Tuma’s Book Bar di San Lorenzo per il secondo appuntamento della quarta stagione di LetteraturaViva. A partire dalle 22.00 in via dei Sabelli 17 andranno in scena Mimì Burzo, Silvia Pietrovanni, Stefano Marinucci Truffaldino e Francesca Maria D’Amante.
Mimì Burzo
Il nome! Un aponimo cifrato per girarti quando ti chiamano per strada. Ovvero, per decidere di non farlo.
Mi chiamo Mimma Burzo ma mi chiamano Mimì, nome che preferisco e scelgo. Breve e maneggevole.
Insonnia e Scrivomania sono i generatori di questa serie di poesie e prose poetiche, intitolata Malamente.
Francamente non ho la più pallida idea, del genere in cui possano rientrare. Non essendomi mai posta il problema prima di ora.
Sono visioni attente di una testa che cerca verità attraverso il gioco ineluttabile delle parole, ed in questo c’e’ sicuramente lo zampino di Cioran, Campana, Shakespeare, Ceronetti, Marquez …
Questo e’ quanto.
Mimì
Silvia Pietrovanni
Sono Silvia Pietrovanni e scrivo da tempo imprecisato poesie e inizi di romanzi;nel 2008 tre poesie escono edite per la Simple edizioni nell’antologia "Poesie al mondo” ed una nell’antologia "Fili di parole" della Perrone editore. Da 2 anni lavoro in Feltrinelli come libraia. mi dedico a recensioni di libri come responsabile editoria dei freelance internacional press. la mia poesia è stata definita un misto di violenza e tenerezza; mi piace arrivare al midollo di chi ascolta portandolo al limite del pianto. è il corpo con le sue sensazioni la fonte della mia scrittura che ho definito "elettroencefalogramma di parole". tra gli autori che mi hanno fondata ci sono S. Plath, M. Gualtieri, Peixoto, Pessoa, Bencivenga. questo è quanto del mio punto di vista letterario. il resto lo lascio alla poesia stessa.
Stefano Marinucci Tuffaldino
Stefano Marinucci Tuffaldino, vincitore del premio letterario Profondo Giallo-Mondadori,
è stato nominato Patafisico da Tania Loranti, come Arrotino Ciclista Dal Vertiginoso Travestitismo Letterario. Ha cominciato a scrivere sin dalle scuole elementari quando al posto delle merendine si portava piccoli sassi che ricopriva di storie d’avventura e di fantascienza. Alle medie le storie si trasformarono in invenzioni grottesche su personaggi inesistenti.
Oggi vive in una soffitta piena di topi e di malmignatte.
Maria Francesca D’Amante
1 Presentar(si) come guardarsi nella menzogna con cui si mente a sé stessi.
2 Potrei raccontare tutte le frottole per farmi parola
3 ed essere ancora l’ennesima bugia con cui mi vesto scandendo borchie balze e tacchi alti.
4 Mi verso come milligrammo d’esistenza ed ogni volta sono l’infinitesimo di una donna impaginata:
questo corpo è solo scrittura, escrizione delle successioni dell’esser qui o là; lagne cantate con convinzione, virgole scorrette e scoliotici punti di domanda che vanno a importunare i servi dell’immaginazione:
5- Nome [Fancesca] [+Maria solo all’anagrafe] e cognome [D’Amante] (ed eventuale nome artistico) [trovo molto ridicoli i nomi artistici ma non voglio prendermi troppo sul serio, credo che presto ne sceglierò uno]
6- Genere (poesia, racconto, romanzo, acrostico, ecc.) [ecco, mettiamo tutte queste cose insieme e quel che risulta può essere il mio genere, se lo vogliamo chiamare così, ma non credo di volermi precisare, ora sono ibrido e carnevalizzazione] 7- Stile (surreale, comico, noir, romantico, ecc.) [mi vesto con lo stile dell’ogni giorno: sono costante nella mia cangiante pelle] 8- Autori di riferimento per la propria produzione artistica [Apollinaire, Bataille, Bauman, Blacke, Lorca, MIll, Prevert, Valery, Nietzsche, Nancy, Sanguineti, ancora ma mi fermo] 9- Letture e/o autori preferiti (questo punto può essere accorpato al precedente) [si mi attengo a questa possibilità o supero i 10righi] Segni particolari [particolari segni]